Dire quello che si vuole, quando si vuole.
Essere quello che si vuole, quando si vuole.
Non accontentarsi mai di sé stessi, rivelando ogni volta una nuova versione, una nuova passione, una nuova sfaccettatura.
Di Serena de Ferrari abbiamo scoperto questo, in movimento tra stanze ricche di dettagli e una serata illuminata da un makeup di glitter: Serena ama sperimentare. Che sia un personaggio “disumano” come la sua Viola in “Mare Fuori”, un’appassionata di musica classica o un’artista circense che danza sui tetti di New York (sconfiggendo la paura dell’altezza), Serena si è mostrata proprio così, con la voglia di mettersi alla prova ancora e ancora, senza dimenticare di essere paziente e gentile con se stessa.
E quello che non ci ha detto, lo ha lasciato in sospeso, o meglio, “unspoken“, pronto per essere scoperto al momento opportuno.
Qual è il tuo primo ricordo legato al cinema?
Il mio primo ricordo legato al cinema sono le grandi sale del suggestivo teatro Carignano a Torino dove mi portarono i miei genitori a vedere le proiezioni dei grandi classici del cinema.
Nella fiction “Mare fuori” di Carmine Elia interpreti Viola, la cattiva, detenuta in un carcere femminile per aver ucciso la sua migliore amica. Qual è stata la tua prima reazione quando hai letto la sceneggiatura e “metabolizzato” il ruolo che avresti dovuto interpretare? E qual è stata la prima domanda che hai rivolto al regista e a te stessa?
La mia prima reazione è stata: “Wow, it’s gonna be a challenge” interpretare questo personaggio così disumano… quindi chiesi al regista se fosse tratto da una persona vera e lui mi disse di sì, che era attualmente in custodia al carcere di Nisida e successivamente ci portò a conoscere dal vivo i detenuti.
“La mia prima reazione è stata: ‘Wow it’s gonna be a challenge‘ interpretare questo personaggio così disumano”.
Come ti sei calata in un personaggio così diverso da te e dalla tua personale esperienza di vita? C’è, nel profondo, qualcosa di te in Viola?
È stato complesso ho dovuto annientare completamente la mia persona per creare questo “zombie” privo di emozioni e pieno di perfidia. Tanti mi hanno chiesto se ci fosse qualcosa di me in Viola ma no, non c’è assolutamente niente. Sarebbe strano se ci fosse.
Quali sono state le difficoltà e le sfide dell’interpretare il personaggio di Viola e come le hai affrontate e superate?
La sfida più grande è stata essere sempre atarassica e azzerare qualsiasi reazione agli eventi circostanti. Mi sono allenata nel paralizzare i muscoli del viso per mantenere sempre la stessa espressione vitrea e senza vita.
“…azzerare qualsiasi reazione”.
In che modo e da cosa nasce la chimica tra te e il resto del cast? Come hai costruito la relazione con i vari personaggi della serie?
Ci siamo legati tantissimo da subito. È stato facile perché stare su un set così pesante emotivamente e fisicamente ci ha uniti tantissimo e abbiamo lavorato insieme anche nello studio dei nostri personaggi. Siamo stati dal primo giorno immersi in questo progetto e ci abbiamo messo tutti noi stessi.
Come descriveresti “Mare fuori” in una sola parola?
Amore.
In “Zero”, la serie di genere supereroistico ideata da Antonio Dikele che debutterà presto su Netflix, interpreti Vydia, una stilista milanese. Come descriveresti il tuo personaggio?
Una ragazza ricca e “viziata” che ha sempre avuto tutto dalla vita ma allo stesso tempo non volevamo dare l’idea delle tipiche “figlie di papà”.
“Ci siamo legati tantissimo da subito…”
“Siamo stati dal primo giorno immersi in questo progetto”.
Come vivi la moda nella vita di tutti i giorni?
Io amo la moda e specialmente quando vivevo a New York c’era una grande libertà di espressione e adoravo attraverso abiti, parrucche e make up per creare una versione diversa di me stessa, un personaggio diverso ogni giorno.
Ad oggi che ruolo ricopre la musica nella tua vita?
Sarà per sempre uno degli amori della mia vita. la musica classica mi ha dato tantissimo. Appena avrò tempo vorrei finire i miei studi al conservatorio e prendere il diploma in Clavicembalo e musica barocca.
Una canzone per descrivere questo momento della tua vita?
Partita in B minor per clavicembalo suonata da Trevor Pinnock. La quiete alternata alla frenesia.
Una canzone invece per descrivere cos’è per te la recitazione.
L’overture di “Tristano e Isotta” di Wagner, nonché colonna sonora di “Melancholia” di Lars Von Trier, uno dei miei registi preferiti.
“Creare una versione diversa di me stessa, un personaggio diverso ogni giorno”.
Una cantante o musicista che vorresti interpretare sul grande schermo?
Adorerei interpretare Mina, Martha Argerich, oppure un alter ego femminile di Bach per quanto improbabile sarebbe un sogno.
Sei la protagonista del videoclip di “Venere e Marte”, il nuovo singolo di Takagi & Ketra feat. Marco Mengoni e Frah Quintale, in cui ti vediamo danzare con il ballerino Alessio La Padula. Com’è stata quest’esperienza su un set diverso dal solito?
È stato divertente ma anche molto faticoso.
L’emozione che hai provato quando hai eseguito la coreografia per la prima volta?
Mi commuoveva muovermi e danzare sulle parole stupende e così vicine a tutti noi della canzone.
Il tuo cattivo preferito dello schermo?
Joker senza dubbio, interpretato da Joaquin Phoenix.
Look preferito del cinema?
Sono innamorata dei look della serie Hbo “Euphoria”.
L’ultimo binge-watch?
L’ultimo binge-watch è stato “Lunatics“, una serie su Netflix comica scritta e interpretata da Chris Lilley. Un vero genio della commedia a mio parere.
Quali storie sogni di raccontare?
Secondo me ogni storia è worthy di essere raccontata. In particolare però vorrei interpretare un eroina o perché no una supereroina femminile. Una donna che si fa giustizia da sola per lei e per tutte le donne.
L’ultima cosa che hai scoperto di te stessa?
Ho scoperto che devo essere più paziente e gentile con me stessa. Sono una persona molto testarda e pongo a me stessa sempre degli standard altissimi.
“Ho scoperto che devo essere più paziente e gentile con me stessa”.
Cosa vuol dire per te sentirti a tuo agio nella tua pelle?
Per me sentirmi a mio agio nella mia pelle significa accettarmi e sentirmi a mio agio nel mio corpo.
Hai paura di…
Della solitudine.
Il tuo must-have sul set?
Le cuffiette per la mia musica.
Un epic fail sul set?
Su quest ultimo set c’era un fotografo internazionale famosissimo a fare le foto di scena e io non sapevo chi fosse gli ho detto che non mi piacevano le foto che mi aveva fatto…
Il personaggio del cinema che vorresti come amico?
Harley Quinn!!!
Qual è la cosa più coraggiosa che tu abbia mai fatto?
Sedermi sul cornicione di un rooftop di un grattacielo di 60 piani a New York (soffro terribilmente di vertigini).
Qual è la tua isola felice?
La palestra di arti circensi vicino alla mia casa a New York.
Cosa ci puoi svelare dei tuoi progetti futuri?
Non molto posso dirvi solo che ho appena finito di girare un horror internazionale molto avvincente. Una storia nuova e molto molto twisted.
Photos & Video by Johnny Carrano.
Thanks to Other Srl.
Makeup and Hair by Chantal Ciaffardini.
Makeup Assistant Giulia Giovanelli.
Styling by Sara Castelli Gattinara.
Styling Assistant Claudia Senna.
Location Manager Luisa Berio.
Location Palazzo Dama.
LOOK 1
Total Look: Caterina Moro
Top: Asos
Sandals: Damiano Marini
LOOK 2
Dress: Caterina Moro
Earrings and belt: Roger Vivier
Boots: Jimmy Choo
LOOK 3
Dress: Caterina Moro