Simona Zappi Leonardi è Founder e Creative Director di OSA Younique, un brand made in Italy che negli ultimi anni è diventato simbolo dello stile femminile e romantico. Ecco cosa ci ha detto sulle sue ispirazioni, la nuova collezione e altre curiosità nella nostra intervista!
Come è nata la tua passione per la moda e come è nato invece OSA Younique?
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Ho una percezione temporale esatta rispetto a quando e come è nata la mia passione per la moda: avrò avuto circa 4 o 5 anni e mia madre mi portò a comprare un paio di scarpe nuove; ne scelsi uno di vernice rossa con la punta tonda che mi ricordava tanto le scarpette rosse di Judy Garland ne “Il mago di Oz”. Erano di un numero più piccolo perché il mio non era più disponibile, le volli a tutti i costi e, benché non fossero adatte allo stile di vita di tutti i giorni di una quattrenne, ricordo che obbligai mia madre a farmele indossare anche con il grembiule per andare a scuola.
In definitiva, OSA younique ha interpretato e dato forma a quella stessa passione che mi muoveva fin da piccola proiettandola in epoca adulta. E’ un progetto nato dal forte desiderio di espressione che da sempre mi ha contraddistinto; dapprima volendo essere d’ispirazione alle persone a me vicino e, successivamente, a tutte le altre donne.
Quale idea di stile e messaggio vuoi comunicare con il tuo brand?
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Trovo che sia sempre un atto di grande responsabilità quando una donna sceglie di indossare un mio vestito. Tra le numerose proposte che oggi offre il mercato della moda è fondamentale saper trasmettere ed enfatizzare una sensazione, un sentimento, una forma di espressione condivisa da chi lo indossa. Nasce proprio da questa volontà l’idea di non voler soltanto essere un marchio che vende vestiti, ma una casa di moda che propone uno stile di vita positivo che prende forma attraverso la scelta consapevole di ciò che si indossa. Non a caso il pay off che ho scritto agli albori della nascita di questo progetto, e che più di ogni altro identifica chi siamo e cosa ci prefiggiamo di fare, cita: “Romantica e femminile per uno stile di vita poetico”.
“E’ un progetto nato dal forte desiderio di espressione che da sempre mi ha contraddistinto; dapprima volendo essere d’ispirazione alle persone a me vicino e, successivamente, a tutte le altre donne”.
Definisci lo stile del tuo brand “Feminine Allure”: quale consiglio daresti ad ogni donna per esaltare la propria bellezza e per “osare”?
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Uno dei consigli che mi viene chiesto sempre più spesso è proprio quello su come apparire femminile senza cadere nell’esageratamente sexy, sottilissimo limite che separa peraltro l’essere on point in ogni occasione dal risultare fuori luogo. La risposta che fornisco sempre è racchiusa nel termine che ho coniato per identificare il nostro stile, ed è il concetto di Feminine Allure. Portamento signorile, tono elegante, gli abiti OSA younique devono conferire a colei che li indossa un incedere sicuro e disinvolto, che ne esalti la classe valorizzandone la femminilità. Il consiglio che in assoluto però dovrebbe seguire ogni donna quando interpreta il proprio stile è: mai mostrare più del dovuto, mai farsi ricordare per ciò che una donna scopre di sé ma rimanere impressa per ciò che non rende evidente.
Come descriveresti il tuo stile personale invece?
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Non potrebbe esistere uno stile OSA se quello stile non fosse anche prepotentemente il mio. OSA younique nasce dal desiderio di condividere ciò che intimamente sono. L’approccio positivo nei confronti della vita trasmesso attraverso l’estetica: i colori tenui, le forme ed i volumi dal sapore vintage, i tessuti impalpabili ed iridescenti, come quelli della collezione primavera estate 2019, esprimono quella joie de vivre con cui affronto, con la determinazione e la caparbietà che contraddistinguono la maggior parte delle donne, tutte le sfide del mio quotidiano.
“Il consiglio che in assoluto però dovrebbe seguire ogni donna quando interpreta il proprio stile è: mai mostrare più del dovuto, mai farsi ricordare per ciò che una donna scopre di sé ma rimanere impressa per ciò che non rende evidente”.
C’è una donna alla quale ti ispiri, sia nel lavoro che nella vita?
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Sono una fiera sostenitrice delle donne, sempre schierata al loro fianco e mai in contrapposizione, orgogliosa a mia volta di esserlo. Amo sentirmi una componente di questa “parte del mondo”, che studio, analizzo e non smetto mai di ammirare. Per me l’ispirazione è l’universo femminile in assoluto.
La collezione SS19 è un tripudio di colori e di Made in Italy: a cosa ti sei ispirata e qual è il look iconico tra tutti secondo te?
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I tessuti ed i colori sono il primo tassello da incastrare per comporre una collezione, quelli dell’attuale primavera estate mi hanno conquistata al primo sguardo. La palette dei nude color e dei rosa blush trovo siano sempre irresistibili: hanno la capacità di conferire quell’aurea di raffinatezza e di freschezza a qualunque incarnato. La scelta di realizzare poi con quei colori dei tessuti laminati ha rappresentato una sfida fin dall’inizio. L’idea era quella di produrre dei tessuti così avveniristici per far sì che la luce naturale della bella stagione si rinfrangesse su di essi illuminando di luce propria i corpi ed i volti di chi li indossa. A distanza di qualche tempo dal debutto posso affermare che una scelta così azzardata ha conquistato il cuore del nostro pubblico: infatti tutti i capi realizzati in georgette laminata sono attualmente tra i best seller di stagione.
Il look più iconico è senza dubbio il miniabito di lurex color acqua, con le spalline scolpite ed il nodo che forma un elegante drappeggio in vita. Senza dubbio dopo che anche Chiara Ferragni lo ha indossato, al minidress in viscosa di lurex è stata attribuita la nostra cifra stilistica con cui trasversalmente diamo continuità a tutte le collezioni. Con quello poi realizzato per la collezione P/E 19 mi sono voluta spingere ancora oltre, soprattutto per le forme; il rimando stilistico al decennio ‘80s crea poi un fil rouge con la prossima collezione A/I 19-20 di cui però non posso ancora svelare nulla.
“L’idea era quella di produrre dei tessuti così avveniristici per far sì che la luce naturale della bella stagione si rinfrangesse su di essi illuminando di luce propria i corpi ed i volti di chi li indossa”.
Come consiglieresti di indossare i look OSA Younique?
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Con completa disinvoltura e voglia di mettersi in gioco. Spesso noto come molte donne siano in empasse quando scelgono un capo di rottura da inserire nel proprio guardaroba. A volte capita di non essere pronte ad indossare qualcosa che non ricada nella solita routine, eppure con quella stessa voglia di rinnovarsi noto quanta facilità ci sia nel sentirsi irresistibili proprio con quel capo con cui non si sarebbe mai “osato”. Sono felice quando questo avviene perché un aspetto che curo personalmente e con grande minuziosità è proprio quello legato alla vestibilità dei modelli. Conosco bene quelli che possono essere considerati i punti “deboli” per una donna, e tutti i capi che presentiamo tengono conto di ciò, perciò: sentitevi libere di osare, vi apparirà come una buona dose di autostima!
Quale icona, sia del presente che del passato, vorresti vedere con i look OSA Younique?
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La musica ha rappresentato per me fin da piccola una grande fonte d’ispirazione: sia nell’arricchimento come persona attraverso la poesia, che in senso più lato come strumento culturale per interpretare le mode. Mina per me rappresenta l’ideale di donna raffinata, elegante, talentuosa, forte, sicura, emancipata e che se ne frega degli stereotipi. Nella vita lei ha “osato” prima di tutte le altre. Chapeau!
Il tuo libro di moda preferito e quello che hai sul comodino.
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Il catalogo di moda per eccellenza degli anni ‘90 e ‘00: la raccolta completa dei lavori realizzati da Tom Ford (una delle mie Fashion Icon di riferimento in assoluto) per Gucci e Yves Saint Laurent tra il 1994 e il 2004, è un catalogo d’architettura, moda e design che qualunque designer dovrebbe conoscere.
Il libro sul mio comodino invece è molto più introspettivo e spirituale è di Tiziano Terzani ed è uno dei miei libri preferiti: “La fine è il mio inizio”. Leggendolo ho tratto – tra l’altro – uno degli insegnamenti fondamentali da adulta: “Quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c’è speranza.”
Il tuo fashion superpower.
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Il superpower in assoluto è quello desiderato: smettere di arrivare sempre al photo finish per ciò che riguarda le scadenze del calendario della moda. Lavoriamo costantemente quasi un anno in anticipo su tutte le collezioni, rispettare i tempi di uscita, è davvero un lavoro al limite dell’incredibile.
“Conosco bene quelli che possono essere considerati i punti “deboli” per una donna, e tutti i capi che presentiamo tengono conto di ciò, perciò: sentitevi libere di osare, vi apparirà come una buona dose di autostima!”
Quale sarà, secondo te, uno dei trend più forti della prossima stagione?
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Uno dei trend da tenere senz’altro sott’occhio, che peraltro ha già fatto capolino sulle passerelle dell’ultima FW ed è ancora di più presente nello street style (che personalmente osservo tanto quanto l’haute couture), è il rimando agli anni ‘80 e ‘90. Spalline quadrate, tessuti acetati, minigonne, crop top e, biker shorts… La moda anni 80-90 ci farà innamorare di nuovo!
Che cosa significa la moda per te?
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Rappresenta lo slancio emotivo con cui quotidianamente sono alla ricerca del bello in senso lato. Sono del segno della bilancia: esteta per coincidenze astrali, perfezionista per vocazione.