Co-protagonista del film “Uncharted”, adattamento del videogame omonimo, Sophia Ali è un’ingannatrice provetta: agile come un ninja, abile combattente, assetata di ricchezza e potere, si imbarca nell’avventura del secolo, la ricerca del tesoro perduto di Ferdinando Magellano, al fianco di Tom Holland e Mark Wahlberg.
Tra i rischi degli stunt e i timori dell’inesperienza, Sophia ci ha raccontato la sua esperienza su un set surreale, che dal videogioco assorbe la grande spettacolarità, la celebrazione dell’avventura, e, soprattutto, di un mantra fondamentale: lottiamo per ottenere quello che desideriamo. Sempre.
Qual è il tuo primo ricordo legato al cinema?
La volta in cui sono andata a vedere “Come cani e gatti” con mio fratello. Mi misi a piangere alla scena in cui il cane viene rapito, ricordo che avevo paura che succedesse anche al nostro cane. Piangevo così tanto che fummo costretti ad uscire dal cinema.
Interpreti uno dei ruoli principali in “Uncharted”, l’adattamento del videogame omonimo prodotto da Sony Pictures. Cosa ti ha fatto dire di sì a questo progetto così ambizioso?
L’opportunità di interpretare un personaggio così cazzuto di un videogioco che conosco bene e adoro.
Il tuo personaggio, Chloe Fraser, è un’astuta cacciatrice di dote, che un giorno incontra Nate (Tom Holland) e il suo socio Sully (Mark Wahlberg), e con loro si avventura nella missione di rintracciare il tesoro nascosto di Magellano. Qual è stata la tua prima reazione quando hai letto la sceneggiatura e la prima domanda che hai rivolto al regista?
Quando ho letto la sceneggiatura, mi sono sentita nervosa, preoccupata, ma soprattutto emozionata. La prima domanda che ho rivolto al regista è stata: “Quanto australiana vuoi che sia Chloe?”.
Avevi già giocato al videogioco prima di iniziare le riprese? Ti è stato utile in qualche modo, magari per familiarizzare con l’universo in cui stavi per immergerti?
Adoravo il videogioco anche prima di ottenere la parte, e poi mi ci sono reimmersa per prepararmi al ruolo.
Chloe è una ladra molto abile e un’agile combattente: come ti sei preparata per la parte? Quali sono state le sfide principali che hai dovuto affrontare e come le hai superate?
Mi sono allenata molto, anche con i pesi in palestra, e ho fatto tante prove di lotta e stunt. Con gli stunt, in particolare, mi sentivo molto insicura, perché erano così estremi e io non avevo una grande esperienza con quel tipo di scene, non sapevo come si svolgessero o cosa sarei stata in grado di fare. Tutto ciò mi ha portata a dubitare di me stessa e delle mie abilità. Ora, però, direi che mi sento più sicura e conosco meglio i limiti delle mie capacità.
Nel film, tu, Tom Holland, Mark Wahlberg e Tati Gabrielle siete sempre così coordinati, sia che sgusciate attraverso condotti stretti, sia che vi arrampichiate su pareti e rocce, sia che lottiate gli uni contro gli altri. Qual è stata la scena più “pericolosa “ e impegnativa da girare? E quella più divertente?
Tutte le scene che abbiamo girato erano pericolose, ma era quando dovevo impugnare una pistola che mi sentivo più in pericolo. La scena più impegnativa da girare è stata quella in acqua, quando stiamo annegando. Abbiamo trascorso l’intera giornata in acqua, e abbiamo dovuto trattenere il fiato a lungo quando eravamo sotto. È stata dura.
“Abbiamo trascorso l’intera giornata in acqua, e abbiamo dovuto trattenere il fiato a lungo…”
Quale messaggio speri di trasmettere agli spettatori raccontando questa storia?
Spero che il film ispiri la gente a lottare per ottenere quello che desidera. Di fronte alla possibilità di andarti a prendere quel tesoro che vuoi da tutta la vita, decidi di farlo, o almeno di provarci.
Come descriveresti “Uncharted” in una sola parola?
Emozionante.
Qual è la scoperta più recente che hai fatto su te stessa?
Ho scoperto che amo il giardinaggio.
Qual è il primo dvd che hai comprato?
“Ragazze nel pallone”, o “Charlie’s Angels”.
Che libro hai sul comodino al momento?
“Homo Deus” di Yuval Noah Harari e “Pensieri lenti e veloci” di Daniel Kahneman.
“… amo il giardinaggio”.
Un personaggio storico che ti piacerebbe interpretare?
Cleopatra.
Il tuo must-have sul set?
Le sigarette.
Cosa significa per te sentirti a tuo agio nella tua pelle?
Significa non vergognarmi di chi sono davvero.
Di cosa hai paura?
Di non sentirmi soddisfatta.
Qual è la tua isola felice?
Qualunque posto sia immerso nella natura, oppure il mio giardino.
Photos by Bianca Poletti.
Glam by Julie DiMartino.