Valeria Ferreira è una makeup artist conosciuta per il suo uso del colore e per l’amore per i look astratti. Ma non solo, collabora con personalità come Ruth Wilson, Tilda Swinton, Cara Delevingne, Florence Pugh (tra le tante) con le quali riesce a liberare la sua creatività con look freschi, innovativi e sempre diversi. Ama la trasformazione che il makeup può donare, ma anche quello che c’è prima: un viso su cui liberare la propria fantasia.
Valeria ci ha parlato del suo rapporto con il colore, dei prodotti nella sua wishlist e di quanto sia importante apprezzare ciò che siamo, prima di qualsiasi makeup.
Qual è il tuo primo ricordo beauty?
I miei primi ricordi sono di madre, nel suo bagno, e io che la fissavo mettersi le sue creme e truccarsi, in ammirazione per quanto fosse bella ed elegante. Mamma è super creativa e il suo approccio al mondo del beauty mi ha influenzata molto. Elegante e senza sforzo, sa mettere in risalto la propria bellezza senza farla sembrare esagerata! Lei si truccava con l’effetto “dewy skin” già negli anni ’70! A volte, aspettavo che se ne andasse a lavoro e poi frugavo nel suo beauty-case, mi mettevo un sacco di trucco in viso e indossavo i suoi tacchi. Avevo solo 6 anni!
E la trasformazione che ne consegue… È ciò che mi affascina di più a proposito del makeup, anche dal punto di vista psicologico.
Esatto. Il potere del makeup è incommensurabile! [ride].
Ti sei innamorata del makeup da un giorno all’altro, oppure è stato più una sorta di processo?
Credo di aver desiderato truccarmi sin da piccola, ma mia madre non me lo lasciava fare. Ricordo che il mio primo mascara è stato un mascara viola di Lancôme. Una mia amica me ne aveva dato uno, mia madre mi vide indossarlo e mi disse: “Se vuoi metterti il mascara, lascia che te ne compri io uno buono”. Ed è così che ho avuto il mio primo mascara di Lancôme, avevo circa 13 anni. Il makeup e la moda sono mondi che mi hanno sempre attratta, ho sempre amato indossare bei vestiti. Ho avuto un forte senso dello stile sin da piccola, ero solita indossare pantaloni mentre il resto delle ragazze portava dei vestiti. Ho sempre desiderato intensamente esprimermi attraverso i vestiti che indossavo e il modo in cui mi facevo i capelli e mi truccavo. Sempre!
In seguito, mi ci è voluto tanto per diventare una makeup artist e trovare la mia nicchia. Vengo dall’Uruguay e l’industria della moda non esisteva lì quando ero giovane, il mio unico contatto con il mondo della moda e del beauty avveniva tramite le riviste che mia nonna mi portava dall’Italia. È sempre stato piuttosto affascinante ammirare tutte quelle immagini, ma lo percepivo come un mondo distante. Da bambina, il mio sogno più grande era quello di incontrare tutti quei personaggi stravaganti che vedevo nelle riviste e viaggiare per il mondo, oltre ad essere bilingue al 100%.
“È sempre stato piuttosto affascinante”.
Qual è il tuo rapporto con i colori, sia a livello personale, sia nel tuo lavoro con i clienti?
Il colore è la mia passione. Non ho paura dei colori, per niente, per me il colore è tutto, è la mia più grande fonte di ispirazione e mezzo d’espressione. Mi piace molto esplorare i colori quando lavoro con le miei clienti, indipendentemente dalla loro età. Di recente, ho lavorato con Tilda Swinton, e abbiamo scelto un rossetto fucsia molto acceso, un look abbastanza avventuroso, ma semplicemente perfetto! Adoro i colori, sono un’arma molto potente.
Cosa significa per te sentirti libera nel tuo lavoro?
Ci sono diversi aspetti da considerare nel mio lavoro: quando creo un look beauty su una giovane modella, sentirmi libera significa esplorare e creare senza limiti o impedimenti, lasciandomi andare completamente senza seguire una linea guida. Adoro disegnare e fare schizzi sulla pelle e creare forme astratte, in questo modo ho l’occasione di immaginare le cose. Mi sento libera con una celebrità invece quando il talent si fida di me e ti lascia creare senza fare domande, dandoti l’occasione di trasformarli per davvero.
Che ne pensi di eventi come la Mostra del Cinema di Venezia? Immagino sia un momento molto frenetico per te, devi preparare la cliente, ci sono i capelli da sistemare e lo styling a cui pensare. Come gestisci quel momento?
Cerco di prepararmi il più possibile. Faccio SEMPRE le mie ricerche e immagino vari scenari diversi prima di mettermi a lavorare. Preparo tutto quanto, da quello che indosserò quel giorno per stare comoda, all’informarmi sulla persona con cui lavorerò, e se si tratta di qualcuno di nuovo, faccio ricerche per farmi un’idea generale sulla persona. Fare ricerche, secondo me, è il modo migliore per prepararti, anche se quel giorno poi cambi idea, avere quel tipo di preparazione prima di arrivare può essere molto utile per fare un lavoro impeccabile. È importante inoltre restare calmi, sicuri di sé e non andare nel panico, sapendo che per alcuni giorni non dormirai molto, non mangerai nemmeno molto probabilmente: per questo, preservare le energie il più possibile è fondamentale. E… Cercare di non bere troppo! Il che è difficile a Venezia con tutto quel buon vino e gli aperitivi! [ride].
“Il colore è tutto, è la mia più grande fonte di ispirazione”.
Il trucco di Ruth in questi giorni a Venezia è molto naturale e luminoso. Qual processo creativo hai seguito? E quali sono stati i prodotti che hai utilizzato per realizzare questi look? E infine, qual è il “segreto” per ottenere una base così luminosa?
Per gli impegni diurni di Ruth, abbiamo voluto mantenere la pelle fresca e luminosa. I principali prodotti utilizzati sono stati il Fluid Sheer di Armani, un fluido leggero e luminoso che dona un tocco glow e iridescente, ma che rimane comunque impalpabile, e il Luminous Silk Foundation e Concealer sempre di Armani. Il mio segreto per una pelle luminosa è quello di preparare la pelle molto bene e utilizzare prodotti makeup che riflettono la luce, ma che resistono a lungo allo stesso tempo. Armani Beauty è pioniere nella creazione di questo finish per il trucco.
Ho anche portato con me tantissime maschere in tessuto e ho trascorso un bel po’ di tempo a preparare la pelle. Sia Rodial che 111SKIN fanno delle maschere incredibili, ho utilizzato anche un brand che ho scoperto da poco e che si chiama Beauty Pro. Gli eye patch al retinolo sono meravigliosi! Li amiamo sia io che Ruth.
Per la premiere di ‘Mona Lisa and the Blood Moon’ ci siamo ispirati all’audacia del look di Armani indossato da Ruth e dalla sua personalità forte e sicura. Ho scelto uno dei nuovi Rossetti Lip Power di Armani nella tonalità 400. Il grande lancio di un nuovo rossetto che è perfetto per la Mostra del Cinema di Venezia, in quanto la formula è estremamente duratura e comoda da indossare. Poi, la pelle opaca e vellutata amplifica l’intensità del rossetto, mentre il colore ricco dei capelli conferisce un allure quasi “vampy“.
Qual è l’insegnamento inerente al makeup più importante che hai imparato nel corso degli anni?
Direi, seguire il primo istinto che sento. Quel sentimento “di pancia”.
E AVERE FIDUCIA NELLA MIA VISIONE.
“Ci siamo ispirati all’audacia del look di Armani indossato da Ruth e dalla sua personalità forte e sicura”.
Cosa significa “sentirsi a proprio agio nella propria pelle” per te?
Significa decisamente non preoccuparmi troppo di ciò che la gente pensa di me. Ci sarà sempre qualcuno a cui non piacciamo, e fa parte della vita, non tutti ci ameranno, e bisogna accettare il fatto che non possiamo andare a genio a tutti quanti. È a noi stessi piuttosto che dobbiamo andare a genio. Dobbiamo essere sicuri di noi stessi e non preoccuparci troppo di cosa gli altri pensano di noi.
È un ottimo consiglio.
Nel tuo kit, immagino, hai tanti prodotti bellissimi: ce ne sono alcuni in particolare che preferisci ad altri, che vuoi portare sempre con te per essere sicura che il makeup venga bene?
Sì, ci sono alcuni prodotti che definirei il mio Sacro Graal. C’è un mascara che uso da almeno 20 anni, è un mascara di Yves Saint Laurent, il Faux Cils, con la formula waterproof; ne ho provati tantissimi, ne ho usati di diversi brand, ma quello lo porto sempre con me. Un altro prodotto senza il quale non potrei vivere, e che non uso solo su di me, ma anche sulle mie clienti, è un correttore di Armani chiamato Power Fabric: la sua texture non sono riuscita a trovarla in nessun altro brand, è straordinaria. Poi, le mie Beauty Blender e i piegaciglia di Shiseido, sono i migliori, ne ho provati tanti altri, ma alla fine torno sempre da loro. Seguono le maschere viso elasticizzate per preparare la pelle, ne ho diverse, alcune idratanti, alcune anti-age, rimpolpanti… In base al tipo di pelle e alle sue esigenze, scelgo la migliore. Oggi ne ho applicate alcune su me stessa, sul contorno occhi, perché ero un po’ gonfia. Sono la mia salvezza!
Hai un prodotto in particolare sulla tua wish list attualmente?
Sì. Non è un prodotto per il makeup, ma per la skincare. C’è questo brand che si chiama Resorè Beauty e produce degli asciugamani antibatterici e ipoallergenici che si usano per la detersione e l’esfoliazione del viso: adoro l’idea, non vedo l’ora di provarlo! Mi piacerebbe anche provare la nuova linea makeup di Jason Wu, il packaging è molto bello e moderno, e mi piacciono molto le tonalità dei rossetti. Ovviamente, ogni brand ha i propri prodotti “di punta” e, per rispondere alla tua domanda su Valentino Beauty, mi piace molto l’illuminante, che si chiama V-Lighter, e le texture dei rossetti, quello rosso è bellissimo.
Ne hai troppi di…?
Eyeliner. Ho eyeliner liquidi in ogni colore, perché sono sempre alla ricerca di colori particolari o inusuali, come il giallo mostarda, il turchese e il terracotta. Non mi importa se siano costosi o meno, cerco semplicemente la sfumatura giusta. Se trovo il viola o il blu perfetto, lo compro e basta! Per esempio, esistono così tante sfumature di blu, e c’è sempre il blu perfetto per ciò che stai creando, quindi la mia collezione si fa infinita! [ride].
Tornando al discorso di prima, il makeup, almeno per me, è una sorta di autoterapia. Quando mi trucco, mi prendo un momento per me stessa e a volte scopro cose nuove su me stessa. Qual è l’ultima cosa che hai scoperto su te stessa, se ti è capitato, attraverso il makeup o il tuo lavoro?
Ogni volta che mi trucco, mi accorgo che sto cambiando. Inoltre, a volte, mi rendo conto di piacermi senza trucco. Non mi trucco molto di solito, ma adoro come mi sta un bel rossetto rosso. Il mio motto è: non sottovalutare mai il potere del rossetto rosso! Grazie al trucco, riesco a cambiare il mio aspetto, soprattutto davanti alla telecamera, ed è un aspetto che amo! Incredibile cosa possa fare un buon contouring e una buona cipria al tuo viso.
Bisogna apprezzare quello che si ha in partenza.
Esatto! Io riesco sempre a trovare qualcosa di bello in ogni viso, a prescindere. Truccare e truccarsi ti insegna anche a guardarti in maniera diversa, senza per forza soffermarti su quello che non ti piace; al contrario, a volte ti apprezzi di più e pensi: “Oh, non è male, mi piace questa cosa del mio viso”, oppure “Sto bene con un rossetto accesso o un eyeliner intenso”.
Qual è stato l’ultimo entusiasmante makeup look che hai realizzato?
Ho lavorato con Andie MacDowell subito prima di andare a Venezia, ed è stato piuttosto straordinario. Abbiamo girato un editorial con Tom Craig ed è stato un giorno molto speciale. Andie è un’icona dotata di grande talento, ha un contratto con L’Oréal da 35 anni! Aver avuto l’opportunità di creare qualcosa insieme ad un’attrice così meravigliosa è stato un vero e proprio privilegio.