La collezione, disegnata da Antonio d’Anna (sotto la direzione creativa di Zhu Chongyun) fa riferimento ad una donna giovane, decisa e sofisticata. Una collezione in cui regna il contrasto fra la delicatezza, la morbidezza e l’essenzialità della linea e l’attitudine rigida e scultorea della costruzione di kimono e completi da uomo.
Uno stile geometrico e minimale che lascia libero spazio al colore e alle stampe che riportano sugli abiti un safari esotico. Infatti, una delle fonti d’ispirazione a cui d’Anna ha fatto riferimento per la realizzazione della collezione è stata la statuaria animale secondo lo stile dell’Arte Arcaica.
Un’ispirazione definita dallo stesso designer come lo “Zoo di Krizia” ispirato alla collezione privata “Former Fauna Fantasma” del Metropolitan Museum of Art di New York e manifestato visivamente nelle stampe raffiguranti la testa di leone ruggente risalente al IX-VIII secolo a.c di epoca assiro-babilonese. Altri capi catturano l’attenzione grazie a disegni realizzati a mano su gonne svasate, vestiti in crêpe, morbide chemise e capi in maglia.
La struttura dei capi si divide così fra morbidezza e tridimensionalità: capi over ed avvolgenti, maniche a campana e pantaloni larghi, creano linee lunghe e morbide, mentre kimono strutturati e suit dal taglio maschile, realizzati con tessuti giapponesi, manifestano una femminilità androgina e sofisticata. Anche la tecnica plissé (segno distintivo della maison) è molto presente e si riconosce nelle trasparenze, nelle gonne e nei lunghi vestiti. Infine, la tecnica del “non finito” fa emergere un senso di incompiuto, come noto dai tagli geometrici a vivo e dalle profonde scollature sulla schiena che ritagliano asimmetrici capi drappeggiati.
Una collezione elegante, giovane, sofisticata, energica e minimalista in cui i protagonisti sono le stampe e i colori lasciando da parte una morbosa ricerca del dettaglio. Dalle nuance più delicate come il bianco, il rosa cipria e il sabbia si passa alle tonalità più vivaci come il verde, il rosso e il fucsia.
Morbide texture e silhouette dinamiche si muovono in passerella attraverso tessuti in pelle, in raso, in plissé ed organza creando trasparenze trompe-l’oeil.
Una collezione che ci ha fatto riscoprire l’amore per il colore, per la geometria e per l’arte attraverso una reinterpretazione dello stile giapponese e del completo maschile.
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Lo “Zoo di Krizia”
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Il Minimalismo più Puro e Bello
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Lo Stile Giapponese
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Blocchi di Colore e Leggerezza
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Il Dettaglio che fa la Differenza: gli Accessori
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