Il rumore dell’Oceano che colpisce gli scogli di Biarritz, il profumo della primavera che entra nelle stanze e un luogo di fascino, storia e scienza.
Siamo qui, affacciati su questa forza della natura perché in questi giorni andremo a scoprire un’altra meraviglia che Chanel offre ai nostri occhi e al nostro sapere: il loro laboratorio a cielo aperto di camelie, i fiori più cari a Coco, dalle quali un team di esperti professionisti ricava ingredienti ed essenziali unici da inserire nella skincare Chanel: dalla linea refillable ed ecosostenibile di N°1 a quella Hydra Beauty, tra le nostre preferite in assoluto.
In questa cornice, tra boccette da laboratorio, cura dei dettagli e un giardino incredibile che pullula di tante varietà di camelie, dalle più bianche a quelle che ricordano i rossetti più scuri della Maison, noi abbiamo fatto una chiacchierata con Licia Florio e Alessia Bossi: due donne founder e grandi amiche.
Alessia è Co-founder e Creative Director di We Are Lovers, agenzia creativa specializzata in strategie digitali tailor-made, eventi ed experience uniche per il mondo del beauty, fashion e travel. Licia è founder di CIAOMONDO, una piattaforma che si descrive come “un luogo sicuro dove prendersi cura ogni giorno di se stessi, dove trovare equilibrio attraverso respirazione e movimento”, una piattaforma che divulga Yoga, Pilates, Meditazione, in tutto il mondo. Founder anche di Licia Florio, un brand di sport apparel e prodotti lifestyle, pensati con materiali sostenibili, funzionali e minimal.
Tra i petali di camelia, e una giornata all’insegna della ricchezza di conoscenza e bellezza per gli occhi, che solo Chanel ci riesce a regalare, abbiamo pensato di chiacchierare con loro, proprio partendo dalla mattina, da quel rumore dell’Oceano.
L: Ciao Ale, come ti sei sentita questa mattina quando ti sei alzata con il rumore dell’Oceano?
A: Il suono del mare è qualcosa di ipnotico e curativo, uno dei suoni più rigeneranti in natura. Questa mattina mi sono seduta davanti alla finestra e ho dedicato qualche minuto alla contemplazione di questa meraviglia, devo ammettere che è stato un momento davvero speciale.
E tu, come ti sei sentita? Cosa hai fatto quando ti sei svegliata e ti sei ritrovata qui?
L: La fortuna ha voluto che ci fosse il sole e un’alba magnifica ad accogliermi sul mio balconcino. Ho fissato la sveglia alle 6:30 perché volevo fare Pranayama come prima cosa alle 7:00. Sono scesa in spiaggia, mi sono seduta davanti all’oceano e sono rimasta a respirare. La primavera sta arrivando, il suono dell’oceano è potente, le onde sono profonde a Biarritz e si percepisce tutta la potenza e la vita che hanno.
Siamo in questo luogo per scoprire la camelia e le sue proprietà incredibili per la nostra pelle, presto saremo nei campi di Gaujacq. Ora siamo arrivate tra i giardini di camelie e la natura.
A: Licia, qual è il tuo rapporto con la natura?
L: Sento il bisogno di stare nel silenzio degli uccellini, di essere avvolta dal suono della natura per rigenerarmi, di togliere le scarpe e di camminare a piedi scalzi, di toccare la terra con le mani. La primavera e la fioritura, la vita che nasce dopo il letargo, le camelie bianche e rosa con i loro fiori, questo ciclo di vita, di colori, di storie e mitologie legate alla rinascita mi appartiene.
A: Anche io ho sempre avuto un legame molto forte con la natura, sono cresciuta a contatto con essa, e nella mia quotidianità metropolitana è qualcosa che mi manca fortemente. Cerco di ritrovarne il contatto ogni volta che mi è possibile, mi fa stare bene e mi dà equilibrio.
La camelia, il fiore preferito di Mademoiselle Chanel, si rivela a noi come un autentico tesoro botanico, da studiare e condividere.
Ma qui si racconta anche la storia di un territorio, di un luogo unico al mondo che unisce tradizione e innovazione, in cui la natura è la fonte della bellezza. Da molti anni, Chanel coltiva, osserva e sperimenta nei suoi laboratori a cielo aperto: i terreni sono valorizzati attraverso un approccio agroecologico che unisce pratiche di coltivazione tradizionale e innovazione scientifica.
È così che a Gaujacq, nel sud-ovest della Francia, Chanel porta avanti dal 1998 un progetto di portata straordinaria dedicato alla camelia, il fiore più iconico. Questo programma è stato avviato in collaborazione con Jean Thoby, esperto internazionale di camelie, che da decenni cura uno straordinario giardino-conservatorio. In questo santuario sono ospitate 2.000 varietà di camelia provenienti da tutto il mondo, tra le quali due cespi nati dalle piante madri che sarebbero state ordinate dalla stessa Gabrielle Chanel più di un secolo fa.
Ed è proprio qui che ci stiamo perdendo, tra una camelia e l’altra…
L: Quale tipo di camelia che hai visto ti piace di più per i suoi ingredienti, proprietà o profumi?
A: Mi piace molto la camelia Japonica ‘Alba Plena’ perché con le sue fioriture invernali e le foglie sempreverdi è una pianta unica, un vero e proprio tesoro botanico. Studiando la sua resistenza alle gelate invernali, Chanel Research ne ha accertato l’eccezionale potere idratante e, nel 2011, ne ha fatto il principale ingrediente attivo della linea di trattamenti Hydra Beauty.
L: È anche la mia preferita! La camelia usata per la linea Hydra Beauty: bianca, luminosa, pura, gentile, un po’ come la maschera che ho provato qualche giorno fa, la Hydra Beauty Mask!
A: Anche a me piace tanto la maschera notte della linea Hydra Beauty e la uso spesso: è leggerissima, super idratante e ha un profumo che mi inebria ogni volta. Mi piace poi tutta la linea N°1, di cui i miei prodotti must sono il siero viso e il siero brume corpo.
Dal laboratorio, parlando con Nicola Fuzzati, Direttore innovazione e sviluppo ingredienti cosmetici, abbiamo imparato che quelle di Chanel sono coltivazioni sostenibili con una produzione zero waste.
A: Licia, quanto è importante per te questa filosofia? Anche pensando alla tua vita di tutti i giorni?
L: Più che una mia necessità credo sia un bisogno a livello mondiale. Non è un capriccio o uno sfizio, ma è un dovere lavorare cercando di seguire un ciclo di produzione il più possibile responsabile. La produzione zero waste è importante perché significa ridurre i rifiuti il più possibile e ritrasformarli in materie prime. Nel laboratorio di Chanel di Gaujacq abbiamo parlato con Jean Thoby, esperto internazionale della camelia, Philippe Grandry, responsabile delle coltivazioni dell’Open Sky Lab e Nicola Fuzzati, direttore innovazione e sviluppo ingredienti cosmetici ed una attenzione che avevano tutti era il rispetto per la natura, per la biodiversità che la vive, per i terreni, per il non utilizzo di fertilizzanti chimici perché vanno a distruggere, a far morire la terra ed a variare e contaminare in modo negativo la natura.
A: Esatto, credo anche che sia una strada ormai inevitabile, ciascuno di noi nel suo piccolo, così come le grandi aziende, nessuno può esimersi dall’impegnarsi in questo senso. Ho apprezzato tantissimo gli studi e gli obiettivi che l’azienda si pone da qui al 2060, pensare sul lungo periodo e farlo su larga scala è fondamentale.
L: A proposito della vita di tutti i giorni, quale è la skincare routine ideale? Quella che si lega anche al tuo stile di vita?
A: Vado sempre di corsa e da quando sono mamma di un bimbo piccolo trovare tempo da dedicare a me stessa è sempre più difficile, ma la skincare routine è qualcosa a cui non rinuncio mai. Personalmente do molta importanza alla detersione, con almeno due passaggi, una pelle pulita fa la differenza perché permette anche una migliore penetrazione dei principi attivi. Un altro caposaldo è la lozione, mentre le creme cambiano spesso in base alla stagione e alle necessità della mia pelle, regolo texture e principi attivi in base a quello che sento più idoneo al momento.
L: Anche io ho una skincare routine molto minimal e utilizzo pochi prodotti: detergente, siero, crema. L’essenziale.
Tra l’Oceano con le sue onde e questi campi infiniti.
Entrare in contatto con sé stessi è un altro aspetto essenziale e la skincare routine può proprio rappresentare uno di questi momenti.
A: Mi piace molto dedicarmi del tempo, una coccola, la sera prima di andare a letto quando la frenesia della giornata ha lasciato posto ad un momento di calma e la mente è più libera dai pensieri. Per te invece quando succede?
L: Quando sono sul mio tappetino da Yoga, questo è il mio momento per entrare in connessione con me stessa. Il mio momento preferito è la mattina, non sempre ci riesco, quindi qualsiasi ora del giorno funziona! Mi piace, prima di iniziare una qualsiasi pratica, lavarmi il volto e applicare siero e crema, molto leggeri, ma che mi lascino idratata e senza pensieri.
Thanks to Chanel
Photos by Federico Avanzini