La nostra Recensione del film ‘Lady Bird’, debutto da regista di Greta Gerwig: un film intenso, pieno di umanità e in cui tutti possiamo immedesimarci, e che è anche riuscito a conquistare cinque nomination agli Oscar.
Titolo
Lady Bird
Dietro e Davanti alla Cinepresa
Una star “completa” e brillante, Greta Gerwig è considerabile una delle giovani più promettenti del cinema hollywoodiano: attrice, ma innanzitutto co-sceneggiatrice vanta collaborazioni del calibro di Woody Allen, Wes Anderson e Baumbach, con il quale scrive e interpreta “Frances Ha” (che le valse la sua prima nomination come attrice ai Golden Globes nel 2012). Con Lady Bird aggiunge un tassello mancante alla sua brillante carriera: infatti il film è il suo esordio alla regia e la forza espressiva della pellicola deriva dall’incisività e freschezza della sua scrittura e dalle sue inaspettate doti registiche.
La Gerwig sceglie un cast di giovanissimi: i talentuosi Timothèe Chalamet, sorpresa di quest’anno con la sua interpretazione in Call me by you name e Lucas Hedges (Manchester by the sea, Grand Budapest Hotel). Non meno importanti poi Tracy Letts, Odeya Rush e Jake Mcdorman.
Il merito dell’ efficacia emotiva e del successo cinematografico però spetta in gran parte al binomio vincente di madre-figlia rispettivamente Laurie Metcalf e Saoirse Ronan, candidate e premiate per la loro interpretazione così realistica da sembrare vera anche fuori dall’inquadratura.
Chi Scrive
Greta Gerwing dirige e scrive una commedia definibile “adolescenziale“. Una sceneggiatura che la giovane scrittrice aveva in cantiere da ben 5 anni. Una volta finita, il suo ex compagno nonché co-writer Noah Baumbach le propose di dirigere lui il film, ma nonostante la fiducia reciproca tra i due, la Gerwig rifiuto l’offerta e decise di prendere il progetto totalmente a suo carico.
Il risultato è una regia pulita e una sceneggiatura che sembra essere autobiografica, anche se la regista ha negato ogni minimo collegamento. Nonostante ciò, l’attenzione ai dettagli nei dialoghi, nei gesti e ed emozioni lascia senza il dubbio intendere che la giovane Gerwig sia entrata molto in sintonia con la storia.
Cosa c’è da sapere (NO SPOILER)
Potrebbe sembrarci un film su una liceale immatura tra amore, amicizie e rapporti con i genitori. Una trama banale che, come molti altri film affronta l’adolescenza e le peripezie di una diciottenne, da vedere durante un pigiama party con le amiche e addormentarsi al consueto happy ending.
E invece NO, questa volta l’originalità regna in una pellicola dai toni incisivi, humour e toccanti. Greta Gerwig racconta e dirige un momento, una fase della vita di una ragazza che va dall’ultimo anno di liceo all’inizio del college, in cui ognuno di noi si è trovato davanti all’impazienza di iniziare una nuova vita, diventare finalmente grandi e quindi pretendere di essere trattati e comportarsi in modo tale. Un periodo in cui grande vuol dire “essere cool”, quando l’aria di casa e genitori diventa soffocante e ristretta per i nostri sogni e la voglia di scappare e di ricominciare tutto a modo nostro è forte.
Tematiche che alcuni di noi hanno affrontato e altri forse stanno affrontando e che, guardando il film, non possono fare altro che confrontarsi con la giovane Christine e apprezzarla per il suo spirito ribelle, odiarla per la sua insoddisfazione nei riguardi di ciò che possiede o compatirla per le sfortune che l’adolescenza riserva.
Christine “Lady Bird” Mcpherson (Saorse Ronan) è una ragazza dal carattere forte, ribelle, ma molto dolce, in contrasto con molti aspetti della sua vita. Primo tra tutti sua madre Marion, un’infermiera poco espansiva e irrigidita da mille preoccupazioni e dalle difficoltà economiche. Uno scontro tra due personalità molto forti e diverse: Lady Bird è il sogno, la passione giovanile, l’insoddisfazione e la voglia di scappare dalle difficoltà, mentre la madre Marion è la realtà di tutti i giorni fatta di ansia, parsimonia e l’accontentarsi della vita che si ha. Un odi et amo tra l’astratto e il concreto, due pianeti che sembrano essere così lontani, ma che in verità necessitano uno dell’altro e soprattutto si rispettano.
Lady Bird è una sognatrice, con un forte desiderio di rivoluzionare ogni aspetto della sua esistenza, che fino a quel momento è stata caratterizzata dall’accontentare ogni ordine e richiesta della madre e rinunciare soprattutto per motivi economici alla maggior parte dei suoi desideri.
Sogna New York, ma vive a Sacramento “dalla parte sbagliata della ferrovia” che, che come verrà sottolineato nel film, sembrerà un’esatta metafora della sua vita. Frequenta controvoglia una scuola cattolica con canoni conservatori opposti al suo animo libero e immaturo.
Infatti, attraverso la storia di Christine, Greta Gerwig compie una sorta di evoluzione verso la maturità: il rapporto con la madre, il tabù del sesso, le delusioni amorose e la scelta delle amicizie sono tutte tematiche che ognuno di noi ha sperimentato e affrontato in modi totalmente diversi. Ricordare la nostra adolescenza e quelle esperienze a distanza di anni ci fa ripensare ai tanti errori commessi, ma anche a come la vita ci ha permesso di crescere grazie a quegli errori, rendendoci ciò che siamo.
Guardare questo film è ricordare la nostra adolescenza e ricordando noi stessi nell’insoddisfazione, nella voglia di Christine di scappare, di innamorarsi e di essere liberi. Lady Bird infatti non è altro che il nome della ragazza di diciotto anni bloccata in una vita che come un vestito, amava e ora non sembra andarle più ne tanto meno piacerle. L’evoluzione arriverà quando Christine riconoscerà che la donna che è diventata non sarà altro che il risultato delle esperienze affrontate dalla ribelle e dolce Lady Bird, e che alla fine quello che reputava essere il suo più grande ostacolo, sua madre, non era altro che la cosa che, pur scappando lontano, non avrebbe mai abbandonato, perché in fondo erano così diverse, ma così uguali.
Di cosa avrete bisogno
Vi aspetta un film carico di emozioni, ma anche di humour dolce e simpatico. Se come la nostra protagonista avete affrontato un’adolescenza intensa e ora siete scappati dall’aria di casa, dal passato o avete intenzione di evadere, Lady Bird potrebbe essere una prova di coraggio e potrebbe farvi ricredere. Tenete comunque un pacchetto di fazzoletti vicino… il finale promette emozioni molto intense.
Cosa dicono
Greta Gerwig e la regia
“Non ho frequentato una scuola di cinema, così ho imparato sul set, tenendo gli occhi e le orecchie ben aperte riguardo ciò che mi succedeva intorno e cercando mentori e persone che mi sarebbero potute essere di aiuto, consigliandomi e dicendomi in che modo stessero illuminando la ripresa e cosa avremmo dovuto fare esattamente. Sono stata davvero fortunata a trovare queste persone.”
..e la scelta del cast
Appena ho scelto il cast, ho impostato una linea guida e mi sono detta : “ Ora, io non lo so. Non lo so. Tu lo sai. Tu, attore, conosci il personaggio meglio di me, quindi inizia a raccontarmi, perché non voglio che tu ti senta protetto da me con il lavoro già pronto e finito: (…)penso che gran parte del mio lavoro di regista sia creare un ambiente calmo, sicuro e libero, dove la gente si senta tranquilla di sbagliare.”
Saoirse Ronan parla di ‘sua madre’ Laurie Metcalf
Laurie è incredibile, ed è incredibilmente aperta sia come attrice sia come persona e il suo non è un semplice voler provare a fare qualcosa realmente, quando è sul set. Ad alcuni attori basta la semplicità e la naturalezza per fare una buona interpretazione e lei è una di quelli e penso che Laurie abbia alzato di molto l’asticella e così sei costretta ad incontrala, conoscerla per entrarci in sintonia, perché è davvero stupenda.
Saoirse e il suo ruolo
Ho imparato le battute, ho letto molto la sceneggiatura e una cosa che da sempre mi aiuta è trovare la psicologia del personaggio, come cammina, come si controlla e comporta, la sua postura e cose simili e basta quel poco che sai per entrare psicologicamente in sintonia con il personaggio prima ancora di iniziare. È come uscire da se stessi ed è la stessa cosa che ho fatto con il ruolo di Mary Queen of Scots dove era davvero importante conoscere il carattere del personaggio; e così ho fatto con Lady Bird, che ha un vero scopo , compie un viaggio e tu devi cercare di vedere queste cose nel suo carattere, una cosa che aiuta molto.
Un’ultima cosa…
Lady Bird è stato nominato a diversi premi tra cui i British Academy Awards e i Critics’ Choice Movie Awards, ed è stato premiato durante la cerimonia dei Golden Globes 2018 con il premio alla Miglior commedia/musical e Miglior attrice in una commedia a Saoirse Ronan, rubando il premio alla meritevole avversaria Margot Robbie con I,Tonya.
Inoltre il film è stato nominato agli Oscar come Miglior film, Miglior attrice protagonista e non (Laurie Metcalf), Miglior regia e Miglior sceneggiatura.
La Gerwig ha voluto fin da subito Saoirse Ronan per il ruolo principale, perché a sua detta “perfettamente in sintonia con la mia idea di ragazza “non adatta a Sacramento” “. Saoirse Ronan infatti è stata costretta a truccarsi poco e lasciare “scoperti” i brufoletti e le imperfezioni per immedesimarsi e assomigliare di più a Christine.
Su Rotten Tomatoes, la famosa rivista per appassionati cinefili, il film ha ottenuto il 100% di recensioni positive, un nuovo record “ del film con più alto numero di recensioni positive” battendo Toy Story 2.
Nonostante la Gerwig si ritenga l’esatto opposto di Lady Bird a livello caratteriale, smentendo poi ogni voce su una possibile nota autobiografica del film, sono molti i dettagli legati all’adolescenza della regista: Nata e cresciuta a Sacramento, frequentò scuole cattoliche, sua madre era un’ infermiera e si chiamava Christine proprio come la protagonista.
Voto