Si dice che si torni sempre nei luoghi in cui si è stati bene: questo proverbio è stato pienamente confermato da Mika, che il 15 Luglio 2017 è tornato al Giffoni Film Festival per il secondo anno di fila, assicurando che qui si sente come a casa, che si è trovato talmente bene lo scorso anno che ha immediatamente accettato l’invito per tornare e per poter condividere nuovamente la sua gioia e le sue profonde e simpatiche riflessioni con i giurati in sala Truffaut e con i fans in attesa sul blu carpet e per poter dimenticare, anche se solo per qualche ora, le ingiustizie del mondo della musica.
I giurati in sala sono curiosi, attenti e preparati e le domande che gli pongono spaziano tra vari argomenti, a cominciare da quelle più propriamente incentrare sulle canzoni, ad esempio una ragazza del Qatar gli chiede quale sia il significato che si cela tra le parole di “Lollipop” e alla quale Mika rispondo tra le risate che si trattava di una canzone senza senso scritta per divertire i familiari e poi arrivata al successo, e ancora un ragazzo bielorusso che ha voluto sapere se continuerà a comporre canzoni sulla scia di “Elle me dit” di cui si è profondamente innamorato e che in cambio ha ricevuto una conferma, “Saranno sempre poche le canzoni in francese perché ci tengo che esprimano un determinato sentimento”.
Parlando poi dei suoi impegni ha affermato quanto sia importante per lui il programma “Casa Mika” che ha visti coinvolti amici anche piuttosto famosi come Kylie Minogue e non ma ugualmente di talento, e con il quale tornerà su Rai 2 per la seconda stagione, della quale ha dato qualche anticipazione: “Mi piace parlare del teatro delle meraviglie, uno spazio in cui racconto quello che fa paura o non si conosce, come l’opera, ma non in maniera noiosa, d’altronde il pop è questo: canta cose serie in toni allegri”.
Si passa poi alle domande personali alle quali Mika risponde con una sincerità disarmante: nato a Parigi, un padre profondamente cambiato di ritorno da una prigionia, un’adolescenza problematica e infelice dalla quale si è salvato grazie alla musica, una famiglia rigida e severa che pero non gli ha fatto mai mancare nulla e una nonna “stronza ma meravigliosa”. Non si riserva dal dare consigli ai giovani per permettere loro di vivere al meglio delle possibilità, dopo aver esplicato come oggi sia molto più facile parlare di omosessualità, argomento che invece ai suoi tempi era impensabile toccare: incita i presenti a preservare la loro individualità per quanto strana possa essere perché essere strani è una cosa positiva secondo il suo punto di vista ed è fiero infatti di potersi definire tale.
Si esprime inoltre sulla necessità di trovare e di coltivare l’amore, un valore fondamentale nella vita di tutti i giorni e che, se assente nel proprio nucleo famigliare, si può ritrovare in altri ambienti come a scuola o tra gli amici. Ed è proprio grazie all’amore dei numerosi fans di qualsiasi età e da qualsiasi parte del mondo, presenti o meno durante la giornata di ieri, a cui Mika dedica il suo successo, il suo sorriso e il suo contraccambiato, sincero e forte sentimento.
Thank you Mazda Italia for the Ride!