La Mostra del Cinema di Venezia, si sa, è il raduno di cineasti e cinefili da tutto il mondo che arriva a rasserenare un periodo potenzialmente infelice per molti: la fine dell’estate, quando l’aria si fa umida e piena di presagi su quello che verrà nel post-vacanze, la trepidazione che precede l’arrivo dell’autunno che, dopo tutto, è un po’ un nuovo inizio.
Quando ero bambina, per me la Mostra del Cinema di Venezia era l’ultima vacanza, quella più bella: il Lido era il mio posto felice, dove incontravo persone come me, che a casa mia non mi capitava mai di incontrare, persone che amavano guardare i film e che non erano spettatori passivi, persone che dalle storie si lasciavano assorbire e condizionare, vivendole e non avendone mai abbastanza. Quando ero all’università, alla Mostra del Cinema non solo ritrovavo la celebrazione della mia passione più grande, ma di quella passione potevo anche finalmente fruire a pieno, avevo l’età legale per guardare tutti i film che volevo, e non me ne perdevo uno. Adesso, alla Mostra del Cinema non solo ritrovo ogni anno le “mie persone” e omaggio la mia passione, ma ci vado anche per lavorare, e il mio è il lavoro più bello del mondo, che mi consente, ancora una volta e per sempre, di non perdermi neanche un film. Da assidua frequentatrice, insomma, e da che ho memoria, finora non sono mai stata in disaccordo con l’assegnazione del Leone d’Oro, la statuetta consegnata al Miglior film in Concorso. Il che rende la Mostra del Cinema di Venezia un evento ancora più appagante per me, ancora di più una certezza ogni anno.
Qui di seguito, la mia personale selezione dei migliori Leoni d’Oro dai primi anni 2000 ad oggi.
2005: “Brokeback Mountain”, di Ang Lee
Due giovani cowboy, Jack (Jake Gyllenhaal) e Ennis (Heath Ledger), vengono assunti per sorvegliare un gregge di pecore a Brokeback Mountain durante l’estate. Durante le notti solitarie e i giorni difficili, nasce tra loro un’intensa amicizia, che si trasforma presto in una relazione amorosa tenuta segreta. Dopo l’estate, i due tornano alle loro vite separate, ma il legame tra loro è ormai saldato e indissolubile. Nel corso degli anni, cercano di nascondere la loro relazione, sposandosi con diverse donne, ma il ricordo dei giorni a Brokeback Mountain continuerà a influenzare le loro vite, costringendoli a dolorosi sacrifici e a fare i conti con una struggente verità sulla natura del loro amore.
2008: “The Wrestler”, di Darren Aronofsky
Randy “The Ram” Robinson (Mickey Rourke), un lottatore di wrestling in declino, cerca di riscattarsi e dare un senso alla propria vita dopo anni di ring e un’esistenza solitaria. Lavorando part-time in un supermercato e partecipando a piccole gare di wrestling, affronta i demoni del passato mentre cerca di riconciliarsi con la figlia e stabilizzare il suo rapporto con una spogliarellista di nome Cassidy. Tra la ricerca di un’ultima grande sfida nel wrestling e la lotta contro i problemi di salute che lo affliggono, Randy si ritrova ad affrontare la difficile scelta tra fama e felicità personale.
2010: “Somewhere”, di Sofia Coppola
“Somewhere” racconta la storia di Johnny Marco (Stephen Dorff), un famoso attore di Hollywood, che vive una vita di eccessi e convive con un grande vuoto emotivo. La sua decadente quotidianità viene sconvolta quando la figlia undicenne, Cleo (Elle Fanning), si presenta da lui all’improvviso e si stabilisce a casa sua. Questo evento imprevisto costringe Johnny a riconsiderare le sue priorità e a cercare un nuovo significato nella vita, mentre il legame con sua figlia lo porta verso una strada di crescita personale e di riscatto.
2017: “La forma dell’acqua – The Shape of Water” di Guillermo del Toro
Ambientato negli anni ’60, durante la Guerra Fredda, il fantasy premio Oscar narra la storia di Elisa (Sally Hawkins), la custode muta di un laboratorio governativo ad alta sicurezza. La sua vita cambia quando scopre un misterioso essere acquatico tenuto prigioniero nel laboratorio, che diventa oggetto di crudeli esperimenti scientifici. Elisa sviluppa un legame emotivo con la creatura e scopre che è in realtà un essere intelligente e sensibile. Determinata a salvarlo, elabora un piano audace con l’aiuto del suo vicino di casa e della sua collega, affrontando l’ostilità dell’ufficiale di sicurezza del laboratorio e la minaccia di rivelare la verità sulle attività segrete del governo. La storia si evolve in un’affascinante avventura che unisce fantasia, amore e coraggio, mentre Elisa cerca di proteggere la creatura che ha imparato ad amare, dimostrando che l’amore può oltrepassare le barriere dell’aspetto fisico e dell’intolleranza.
2018: “Roma”, di Alfonso Cuarón
“Roma” è ambientato nella Città del Messico degli anni ‘70 ed è incentrato sulla vita di Cleo (Yalitza Aparicio), una giovane donna indigena che lavora come domestica per una famiglia della classe media. Cleo si prende cura dei quattro figli della famiglia, ma la sua relazione più profonda è con i due bambini più piccoli, a cui si affeziona come se fossero suoi. Nel corso dell’anno, la vita di Cleo si intreccia con gli eventi turbolenti che segnano il Messico di quel tempo, tra cui le proteste studentesche e la situazione di instabilità politica. Nel frattempo, affronta anche problemi personali e sentimentali, compresa la scoperta della sua gravidanza da un uomo che poi la abbandona. Attraverso la prospettiva di Cleo, “Roma” offre uno sguardo intimo e commovente sulla vita di una donna ordinaria che si trova a vivere in tempi straordinari.
2019: “Joker”, di Todd Phillips
“Joker” segue la storia di Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), un uomo solitario e afflitto da problemi mentali, che lotta per sopravvivere nella caotica Gotham City degli anni ’80. Arthur è un comico fallito che brama il successo e sogna di portare risate e felicità agli altri. Tuttavia, la sua esistenza evolve in una spirale discendente, emarginato e abbandonato dalla società. I continui abusi e umiliazioni che subisce fanno deteriorare gradualmente la sua sanità mentale. Quando una serie di eventi lo spinge oltre il limite, Arthur si trasforma nel suo alter ego, il Joker, un anarchico e folle criminale. La sua trasformazione in Joker lo conduce verso un percorso di vendetta e distruzione, innescando una serie di eventi che cambieranno Gotham City per sempre.
2020: “Nomadland”, di Chloé Zhao
Diretto da Chloé Zhao e basato sul libro omonimo di Jessica Bruder, il film drammatico racconta la vita di Fern (Frances McDormand), una donna di mezza età che si trova a fronteggiare la perdita del lavoro e la chiusura della città industriale in cui viveva. Dopo aver perso tutto, Fern decide di lasciare la sua casa e intraprendere un viaggio in camper attraverso l’America occidentale, in cerca di lavoro e libertà. Nel corso del suo viaggio, Fern incontra una comunità di nomadi, persone che hanno scelto di vivere una vita vagabonda, spostandosi di luogo in luogo per guadagnarsi da vivere con lavori temporanei. Durante questa esperienza itinerante, Fern si avvicina a persone diverse, scoprendo un senso di appartenenza e solidarietà tra i nomadi. Attraverso la maestosità dei paesaggi americani, “Nomadland” offre uno sguardo intimo sulla lotta di Fern per trovare un senso di appartenenza e il significato della vita mentre attraversa un’America in trasformazione.
2021: “La scelta di Anne – L’Événement”, di Audrey Diwan
“L’Événement” è un film drammatico francese del 2021 diretto da Audrey Diwan, basato sull’omonimo romanzo di Annie Ernaux. La pellicola affronta un tema complesso e delicato: l’aborto clandestino durante gli anni ’60 in Francia. È la storia Anne (Anamaria Vartolomei), una giovane studentessa universitaria che scopre di essere incinta in un’epoca in cui l’aborto è illegale e socialmente inaccettabile. Anne si trova di fronte a una scelta difficile e dolorosa, senza una rete di supporto a cui rivolgersi. Determinata a porre fine alla gravidanza, Anne si imbatte in un gruppo di femministe attiviste che lottano per i diritti delle donne e per la legalizzazione dell’aborto. Con l’aiuto di queste donne coraggiose, Anne si sottopone a un pericoloso viaggio clandestino verso l’Inghilterra, dove l’aborto è legale, nella speranza di ottenere l’aiuto medico di cui ha bisogno. Il film esplora i temi chiave della lotta per l’emancipazione femminile, il diritto di scelta delle donne sul proprio corpo e le conseguenze devastanti di un sistema che criminalizza e stigmatizza l’aborto. Una narrazione toccante e potente, uno sguardo profondo sulla forza, la determinazione e la solidarietà delle donne che hanno combattuto per il diritto di decidere sulla propria vita e sul proprio futuro.