So che gli altri lettori là fuori mi capiranno quando leggeranno questa introduzione, perchè ammettiamolo, lo facciamo tutti e l’onestà ripaga sempre, quindi eccomi qui a dichiarare come voce del popolo che quei silly books tanto ingiustamente denigrati (almeno pubblicamente), sono in realtà necessari. Si perché inserirli di tanto in tanto nel nostro ordine di lettura serve a farci staccare la testa e a sperimentare una piacevole sensazione di comfort quando ritroviamo quelle tipologie di situazioni sempre altamente prevedibili ma, allo stesso tempo, sempre piacevoli.
Ad esempio, ho finito il quinto libro della saga di “Bridgerton”, sto leggendo un fantasy in inglese che attendevo da tempo e come prossima lettura ho “Le schegge” di Bret Easton Ellis. Insomma, sta tutto nella balance, nell’equilibrio che ci ricorda che essere lettori frivoli non significa essere lettori di serie B, ma anzi, che sappiamo valorizzare ogni tipo di libro e riconoscere che quel che conta alla fine è leggere per rilassarsi e per stare bene con se stessi.
Nella continua ricerca di libri di questo tipo, che spesso combaciano con i titoli romance, ovvero, di narrativa rosa (ma che non sono esclusivi di questo genere), ho realizzato che al momento c’è una vera e propria ondata di consigli sul tema (complice il #BookTok) dove si mettono in primo piano le trope, quelle dinamiche narrative prevedibili che fanno rientrare determinate situazioni e tipologie di coppie in specifiche categorie.
Il limite con il cliché è spesso estremamente sottile, ma è anche vero che sono proprio le indicazioni come “enemies to lovers” o “academic rivals” ora evidenziate nelle copertine dei libri che ci attraggono con il loro canto come fossero sirene. Il motivo? Siamo consapevoli di quello che ci piace e che ci fa distrarre dalla realtà in modo semplice e senza pretese e ricerchiamo costantemente tali dinamiche proprio per rivivere questa sensazione di pace e benessere. Nulla da togliere a libri classici o “impegnati” ovviamente, ma cedere a questi sfizi fa bene, e non c’è nulla di male nell’ammetterlo.
Quale occasione migliore quindi per analizzare le 10 migliori trope dei libri romance e non solo?
FRIENDS TO LOVERS
La cosiddetta categoria della friendzone, dove i protagonisti sono amici da sempre (o comunque da parecchio tempo), spesso e volentieri c’è già uno innamorato dell’altro anche qui da tanto tempo e l’altro realizza di provare gli stessi sentimenti romantici con tempismi talvolta discutibili (grande classico ad esempio, alla vigilia delle nozze). La trope perfetta per tutti coloro che, di fronte ad un amico o amica si ritrovano a pensare: “E se fossimo qualcosa di più?”. Con la speranza che ci sia un lieto fine all’orizzonte!
Suggerimento di lettura a tema: “Un uomo da conquistare” di Julia Quinn, il quarto libro della saga di “Bridgerton” che ha ispirato la terza stagione dell’adattamento Netflix, vede per protagonisti gli amici di sempre Colin e Penelope diventare qualcosa di più…
ENEMIES TO LOVERS
La mia trope preferita, quella che più spesso si trova anche nel genere fantasy ad esempio, che vede i protagonisti incompatibili tra loro, o addirittura veri e propri nemici, che però in realtà sotto a questo apparente odio nascondono dei sentimenti romantici. Perfetta trope anche per i romanzi storici o romance di altri tempi (uno su tutti: “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen), con dinamiche quali dichiarazioni d’amore urlate nel mezzo di una litigata, combattimenti dai risvolti spicy, gelosie se uno dei due sta con qualcun altro… Semplicemente 10/10 ogni singola volta!
Suggerimento di lettura a tema: la scelta qui è stata veramente difficile, ma vince “Il Principe Crudele” di Holly Black, una trilogia young adult fantasy a sfondo folkloristico con protagonisti Cardan e Jude, principe di un regno fatato e umana rispettivamente, enemies to lovers perfetti sotto ogni aspetto e, per questo motivo, indimenticabili.
FORBIDDEN LOVE
L’elemento di ostacolo è proprio l’elemento cardine di questa trope: che sia perchè i protagonisti sono incompatibili dal punto di vista economico, sociale, di “specie” o perchè impossibilitati dagli eventi a stare insieme, questa è la trope perfetta per chi ricerca storie più dinamiche (spesso appartenenti a saghe) che ci fanno stare con il fiato sospeso per capire in che modo si riuscirà a superare l’ostacolo per arrivare al tanto agognato lieto fine. Sempre sperando che ce ne sia uno!
Suggerimento di lettura a tema: “Queste gioie violente” di Chloe Gong, retelling di “Romeo e Giulietta” ambientato nella Shanghai degli anni ’20 dove i protagonisti, Juliette e Roma, sono i rispettivi eredi di due gang nemiche da sempre che si ritrovano a collaborare in segreto per sconfiggere un nuovo, potente nemico. Riusciranno a resistere al richiamo dei sentimenti?
FAKE DATING
La dinamica forse più simpatica tra tutte, dove i protagonisti decidono di mettersi insieme di comune accordo per ragioni diverse (far ingelosire un ex, dimostrare alla famiglia di non essere più single, una scommessa…), passando dall’ignorarsi/detestarsi addirittura a realizzare che forse non c’è alcun bisogno di fingere, perchè poco a poco un ben preciso sentimento sta crescendo tra loro…
Suggerimento di lettura a tema: “Funny story” di Emily Henry, dove i protagonisti Daphne e Miles, si mettono insieme dopo che sono stati scaricati dai rispettivi ex che si sono a loro volta messi insieme e sono ora in procinto di sposarsi. Divertente e scorrevole, ci ricorda che il vero amore è imprevedibile e, per questo motivo, bellissimo!
MARRIAGE OF CONVENIENCE
Simile al sopracitato Fake Dating, vede i protagonisti, spesso all’inizio della narrazione proprio, sposarsi contro la loro volontà e convivere anche se non ci si conosce/sopporta a vicenda. Inutile a dirlo che, nell’essere costretti nel sacro vincolo del matrimonio, scoprono più o meno presto di amarsi e che sì, vogliono effettivamente stare insieme finché morte non li separi (o anche dopo, se c’è un elemento fantasy/paranormale di mezzo).
Suggerimento di lettura a tema: “Serpent & Dove. La strega e il cacciatore” di Shelby Mahurin, trilogia dove i protagonisti, Louise e Reid che, per pura coincidenza e concatenazione di eventi, sono costretti a sposarsi; peccato che lei sia una strega e lui uno Chasseur, un cacciatore di streghe all’oscuro della natura della sua neo-sposa… Può esserci vero amore tra due mondi così diversi?
FORCED PROXIMITY
Ovvero, quando i protagonisti sono costretti a trascorrere del tempo insieme perché si ritrovano ad occupare fisicamente gli stessi spazi, più o meno consapevoli, più o meno volenterosi di questa situazione, e finiscono per innamorarsi. Non è un sentimento che nasce subito, gli ostacoli non mancano e le incomprensioni nemmeno ma ciò nonostante, è sempre vincente come trope!
Suggerimento di lettura a tema: “Facciamo finta che non finirà” di Elena Armas, dove l’intraprendente Rosie Graham si ritrova a dover dividere l’appartamento di un’amica con l’irresistibile Lucas, per cui ha segretamente una cotta da mesi. Tutto prende una svolta inaspettata quando lui le propone di sperimentare insieme delle tipologie di appuntamenti “romantici”. Tutto sotto controllo. O forse, no?
OPPOSITES ATTRACT (GRUMPY X SUNSHINE)
Pensate a due personaggi dal carattere opposto e che, per questo motivo, proprio non possono sopportarsi. Impossibile che si innamorino tra loro, giusto? E invece… La declinazione più famosa di questo trope è il “Grumpy x sunshine”, ovvero, il personaggio introverso, scontroso e taciturno che si innamora di una persona più estroversa, sorridente e ottimista. D’altronde, se si dice che “gli opposti si attraggono” in realtà, un motivo c’è.
Suggerimento di lettura a tema: “Tutta colpa dell’estate” di Tessa Bailey. Qui, la bella e spensierata influencer Piper, si ritrova costretta a vivere nel villaggio sperduto di Westport, dove incrocia subito la strada del capitano Brendan, apparentemente cupo, insopportabile e irascibile. Forse però, quello di cui entrambi hanno davvero bisogno, è un cambio di prospettiva per imparare ad amare nuovamente.
ACADEMIC/WORK RIVALS
Sai di star leggendo un libro di questo genere quando i protagonisti, incrociandosi nei corridoi della loro scuola/ufficio, si chiamano per cognome con fare disprezzante. Ambiziosi, ligi al dovere e affamati di successo, vogliono solo raggiungere i propri obiettivi senza distrazioni. Eppure, proprio quel loro rivale, potrebbe sorprenderli con una mossa imprevedibile che non avrebbero mai contemplato e di fronte al quale si ritrovano “deboli”, ovvero, l’amore.
Suggerimento di lettura a tema: “Divini rivali” di Rebecca Ross, dove i due giovani protagonisti, Iris e Roman, sono rivali presso la stessa redazione, sempre intenti a fare meglio dell’altro per ottenere una promozione. Ma quando una guerra tra divinità arriva a sconvolgere le loro vite, i due si ritrovano uniti da un legame speciale, inaspettato e magico, per davvero.
LOVE TRIANGLE
“Il triangolo no, non l’avevo considerato” cantava Renato Zero, eppure se vi imbarcate in una lettura di questo tipo, dovreste sapere che sarà proprio l’elemento focale della narrazione. Qui infatti, la protagonista si ritrova sentimentalmente divisa tra due persone, spesso opposte tra loro, tra l’amico di sempre e il nuovo arrivato, tra l’animo gentile e quello tenebroso, tra la passione e il desiderio di stabilità… Vi vedo scuotere la testa, ma dal fenomeno “Twilight” ci siamo passati tutti (a proposito, Team Edward sempre e comunque).
Suggerimento di lettura a tema: “Shadowhunters. Le Origini” di Cassandra Clare. Trilogia prequel della saga principale, ambientata nella Londra Vittoriana, vede l’intreccio tra Tessa Gray e i due Shadowhunters Parabatai, Will e Jim, che uniscono le forze per combattere nell’oscurità un nemico che minaccia i loro mondi e che ha bisogno proprio di Tessa per completare la sua opera. Nello scoprire la verità, il limite tra amore e amicizia tra i tre si fa sempre più sottile… Io ve lo dico fin da ora: dalle ultime pagine dell’ultimo libro, non si torna più indietro.
SLOW BURN
Più che una trope effettiva, questa è una dinamica che coinvolge le varie categorie di protagonisti romance sopracitati, e fa riferimento a quelle storie d’amore sudate, che ci tengono in spasmodica attesa del primo bacio, della dichiarazione d’amore, delle scene più spicy… Nonostante ci si lamenti ogni volta dell’insopportabile agonia che è aspettare i momenti di svolta, si finisce sempre per ricascarci proprio perchè questo tipo di “tortura” è rappresenta l’elemento extra che piace. Assai.