La neve ha imbiancato i giorni iniziali della New York Fashion Week, la prima settimana della moda che ha dato il via, il 9 Febbraio 2017, al mese dedicato alle presentazioni delle prossime collezioni che vedrà poi i riflettori spostarsi sulle passerelle di Londra, Milano e Parigi. Innovazione, tradizione, particolarità e bellezza hanno sfilato in questi giorni (fino al 16) nella Grande Mela e noi vi proponiamo una lista dei migliori looks proposti in alcune delle sfilate più attese:
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CALVIN KLEIN
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L’atteso debutto di Raf Simons come direttore creativo di Calvin Klein è stato un successo che non ha deluso le aspettative dei più: dopo aver cambiato il logo del marchio in nome di un ritorno alle origini, la collezione che propone è anch’essa minimalista, americano, informale, unisex e adatta ai vari impegni della giornata, anche per il lavoro. I colori vivaci si mixano in modo originale, i cappotti e impermeabili lasciano spazio alle trasparenze e la predominanza del completo giacca o camicia e pantaloni è assoluta. Le stampe sono monocratiche o in ogni caso semplici, i tessuti pochi e ricorrenti. Sedute in prima fila ad ammirare lo show c’erano anche Millie Bobbie Brown (nuova musa del brand) e Sarah Jessica Parker.
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JEREMY SCOTT
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Stravaganza è la parola d’ordine dello stilista, che anche con questa collezione ci stupisce e ci colpisce per contrasti (sia di motivi che, e soprattutto, di colori) e peculiarità (stampe leopardate abbinate a pantaloni raffiguranti Cristo, quadri abbinati a righe dall’effetto ottico, pantaloni fucsia brillante per l’uomo e copricapi che ricordano molto quelli del carnevale di Rio): l’effetto complessivo richiama gli anni ’70 per l’aura di trasgressione e per il rimando allo stile da discoteca. Calze a rete, cappotti di piume, completi in pelle, abiti lunghi a righe sgargianti e accessori pop: la stravaganza ha decisamente sfilato a New York!
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JASON WU
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Classicismo e formalità sono gli aggettivi che meglio descrivono questa sfilata, che marca i 10 anni di vita del marchio: abiti da cocktail mono spalla e semi trasparenti dorati o nero lasciano il posto ad altri dal taglio più elegante e ai completi da giorno composti da giacca e pantalone, per lo più su tonalità scure. Il monocromatico si alterna a motivi artistici, mentre le borse grandi da lavoro vengono affiancate alle borsette da sera: ogni occasione è abbinata a un capo ideale nella mente dello stilista.
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JONATHAN SIMKHAI
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La creatività priva di eccessi è alla base dei capi proposti in questa sfilata, dove tonalità tenue si sono alternate ai classici bianco, nero e blu. Sugli abiti troviamo trasparenze, scollature, inserti in pelliccia, motivi ornamentali, mentre nei completi formali e non (c’è spazio anche per i jeans) sono i tagli ad essere originali.
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SIES MARJAN
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Una tavolozza di colori, specialmente pastello, resi luminosi da tessuti traslucidi e di forme squadrate, geometriche ha preso vita sulla passerella: gli spacchi non si hanno solo sulle gonne, ma anche sulle maglie lunghe; le scarpe sono cromaticamente abbinate al completo o in totale disarmonia, senza essere però troppo sconvolgente. I giubbotti sono quasi sempre presenti seppur di modelli differenti tra loro: nel complesso, lo definiremmo uno stile urban chic.
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JENNY PACKHAM
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Varietà di tessuti (pelle, pelliccia, pizzo) , stampe (dai quadri al monocromo) e colori sfilano insieme ottenendo un risultato variopinto ed originale: gli abiti hanno lunghezze (di maniche soprattutto) diverse, e il risultato complessivo è alternativo senza essere sconvolgente, tutt’altro, si rivela infatti piacevole.
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BRANDON MAXWELL
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La sfilata si apre e si chiude su tonalità accese e brillanti, mentre nel mezzo abbiamo più tonalità argentate, nere o bianche: l’abito, a gonna e/o manica lunga o corta, fa da protagonista; i ricami sui corpetti sono preziosi e il pattern a quadretti lascia spazio a motivi più eleganti e sensuali, in una mescolanza di forme sicuramente femminili e mai banali.
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VICTORIA BECKHAM
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L’informalità e la compostezza sono ormai una firma della stilista, che anche per questa collezione adotta un taglio comodo, quasi sportivo: giacche e cappotti lasciano spazio a vestiti lunghi dai motivi variopinti, e per lo più geometrici. Le forme sono lineari ed essenziali, e gli stivali quasi anti-pioggia che si ritrovano praticamente in ogni looks ci suggeriscono l’idea della campagna inglese e del polo.
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THE ROW
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Lo stile semplice e monocromatico (per lo più sui toni del nero, grigio e blu) rendono il complesso quasi unisex con la proposta di impermeabili, completi giacca o camicia stretta in vita da una cintura e pantaloni larghi. Il minimal si riscontra nella ripetizione di modelli presentati in modo essenziale e puro.
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ZIMMERMANN
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Lo stivale alto fino al ginocchio chiaro è l’unico elemento ricorrente della sfilata, nella quale si alternano motivi lineari a monocromatici a floreali; anche le forme sono molto variate, dagli abiti ai completi, tutte differenti tra loro per dettagli o rifiniture. Il cappotto, o comunque un elemento lungo, sia esso la gonna o la manica o il pantalone, sono riproposti alternandoli tra di loro con equilibrio.
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ROSIE ASSOULIN
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La presentazione di questa nuova collezione è un gioco di rimandi a stili, modelli e utilizzi diversi, anche del passato: dalle gonne ampie quasi vittoriane si passa a quelle aderenti o ai pantaloni, dalle maglie scollate ai giubbotti, in un mescolarsi di colore, forme e dettagli differenti che rendono l’insieme armonioso e piacevole seppur nella sua diversità.
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CAROLINA HERRERA
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Un’eleganza pura, quasi scolastica, caratterizza i primi looks che si vedono sulla passerella, ai quali si alternano dopo cappotti di varia forma, vestiti leggeri e raffinati nelle loro rifiniture e nelle loro varietà di modelli, colori e materiali utilizzati, con abbondanza di tulle; nel complesso, uno show che non delude mai per quanto riguarda la cura della lavorazione e per l’effetto finale di delicatezza estrema.
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DENNIS BASSO
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Gli elementi in pelliccia sono costanti, siano essi a mo’ di cappotto che come semplice elemento decorativo, anche in abiti che sembrano estivi: i colori doranti sono l’oro, il bianco e il marrone, che ci tengono fissi sull’idea dell’autunno, a discapito di certi modelli presentati scollati e sensuali. Le scollature sono profonde e i modelli vari per forma, dettagli o composizione. Gli accessori sono del tutto assenti.
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NAEEM KHAN
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Il gioco del “vedo non vedo” si arricchisce di dettagli preziosi o luminosi, rendendo così ogni pezzo unico per rifiniture, colori, forme (più o meno aderenti e trasparenti), motivi (dal floreale, all’artistico al tribale) o accessori (come le calzature o le gonne in piume) presentate. Ogni completo è squisitamente elaborato, per un risultato sempre diverso, sorprendente e mai scontato.
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OSCAR DE LA RENTA
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Se c’è uno stilista che ci sorprende ogni volta senza mai uscire dalla classicità è proprio Oscar della Renta: in questo caso, l’impatto è dovuto dai colori sgargianti anche in accostamenti variopinti di alcuni pezzi, dai dettagli luminosi e dal reinventare modelli come gli abiti aderenti o i classici completi o i cappotti in maniera particolare e curata per utilizzo di dettagli, motivi e materiali innovativi. Nel complesso dunque, ammiriamo le scelte di rispetto e avanguardia che lo stilista propone con fare magistrale.
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MARCHESA
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L’idea di fondo è quella di una fiaba ambientata nella natura, dove abiti preziosi, trasparenti ed eleganti si alternano sulla passerella per un risultato complessivo magnifico nella sua varietà di modelli, rifiniture e motivi presentanti, oltre ad alcuni copricapi intrecciati floreali che sottolineano l’ideale arcadico. La leggerezza non viene mai meno in questo tripudio anche di colori che conferma lo stile ormai riconosciuto del marchio senza renderlo mai tuttavia uguale a quello precedente.
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ANNA SUI
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La creatività non conosce limiti in questa sfilata, un elemento che coinvolge anche il trucco, i copricapi, le acconciature, le calzature e gli altri accessori. Un mescolarsi di motivi, tessuti di vario genere (sopra a tutti il velluto) e di completi inusuali proposti, rende l’insieme caotico, colorato e originale.
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DELPOZO
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La proposta per la nuova stagione è quella di un ritorno degli stessi modelli nel corso dell’intera sfilata variati però per motivi (come le righe o il floreale) o per colori (la tavolozza cromatica li prevede tutti, anche il viola e il giallo). Le linee degli abiti sono per lo più rigide, in alternanza a completi e cappotti. Quando non si tende al monocromatico, è notevole la cura dei dettagli e delle particolarità che ogni modello propone.
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BADGLEY MISCHKA
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Abituati fin dalla prima proposta a vedere dei vestiti, rimaniamo sorpresi quando verso la fine troviamo dei completi sempre più invernali, con tanto di cappellini di lana! Gli abiti dunque sono eleganti per i motivi, i tessuti e lo stile composto che propongono, mentre le ultime soluzioni si adattano alle esigenze sportivi o giornaliere di qualsiasi donna. Si direbbe dunque che ci siano alternative in grado di soddisfare chiunque.