“I diamanti sono i migliori amici delle donne…”
Cantava Marylin Monroe in “Gli uomini preferiscono le bionde” (1953): ok, non saranno esattamente i migliori amici, ma sicuramente rappresentano un accessorio che ci fa sospirare e desiderare di indossarlo in un’occasione speciale, per risaltare la nostra bellezza e quella del nostro look.
I gioielli sono un’arte antichissima; da sempre l’uomo li crea e li sfoggia, dando vita a creazioni preziose a partire da materiali “grezzo” che, nel tempo, sono diventate vere e proprie icone. Basti pensare ai nomi di grandi gioiellieri, dei loro marchi e ad alcune collezioni tutt’oggi considerate senza tempo… Qualche esempio? Ne abbiamo raccolti per voi 5 tra cui, secondo noi, è veramente difficile scegliere la più bella!
Collezione Serpenti – Bvlgari
Quando Sotirios Voulgaris (in italiano: Sotirio Bvlgari) produceva oggetti in argento nel piccolo villaggio arumeno di Kalarites (Epiro) a fine ‘800, probabilmente nemmeno immaginava che il suo ingegno e il suo spirito creativo lo avrebbero portato a creare un impero che tutt’oggi, è sinonimo di eleganza, ricercatezza e unicità. Arrivato a in Italia nel 1881 per fare fortuna, si trasferì prima a Napoli e poi a Roma, dove iniziò ad esporre le sue creazioni in una gioielleria, fino ad aprire una propria boutique nel 1895. I figli di Sotirios seguirono le sue orme e si concentrarono nel valorizzare il negozio in via Condotti 28 che, anche grazie alla nascente Cinecittà, iniziò ad accogliere clienti di fama internazionale, come Elizabeth Taylor, Clark Gable, Audrey Hepburn e Sofia Loren.
La collezione più iconica del brand è sicuramente Serpenti: esoterico, misterioso, che attira e mette in soggezione allo stesso tempo, il serpente fin dall’antichità è un simbolo ricco di significati, che ha contribuito alla fama di questa collezione, che nasce anni ’40, con un orologio – bracciale che ancora oggi è uno dei simboli più amati e riconosciuti di Bulgari. Utilizzando la tecnica del tubogas, i primi modelli di orologi rappresentavano serpenti stilizzati che si avvolgevano lungo il polso, con il quadrante in una delle estremità a simboleggiare la testa del rettile. E, proprio, come il serpente le collezioni hanno subito continue metamorfosi, pur mantenendo il loro stile unico: ad oggi, i gioielli presentano linee geometriche e moderne con l’uso della pietra più preziosa in assoluto, il diamante.
Collezione Panthère – Cartier
Segnalato nel 2019 da Forbes come il 5° marchio più prezioso al mondo, Cartier vanta una lunga storia di successi nel mondo del lusso, che ebbe inizio nel 1856, quando la principessa Matilde, cugina dell’imperatore Napoleone III, si reca al 29 di rue Montorgueil, a Parigi, presso la boutique di un certo Louis-François Cartier (1819-1904), dando vita da quel momento ad una tradizione tra tutti i reali, tanto che Cartier venne definito da re Edoardo VII: “il gioielliere dei re e il re dei gioiellieri”.
Sempre capace di reinventarsi, il marchio già nel 1900 anticipa lo stile dell’Art Deco con gioielli dalle forme geometriche e dai disegni astratti e, nel 1904, Louis Cartier disegna il primo orologio da polso della storia. Tuttavia, il simbolo per eccellenza di Cartier è la pantera: un felino elegante e regale, ma anche misterioso ed esotico; forse, proprio per questo venne scelto dal pittore George Barbier come immagine per il biglietto di invito per una mostra di alta orologeria, commissionata da Cartier. Fu amore a prima vista, tanto che Louis, decise di scegliere questo animale come simbolo del marchio. Gioielli per reali e reali “ribelli”, la prima spilla rappresentante la figura completa del felino fu infatti commissionata da Edoardo (ex) re di Inghilterra, per l’amata Wallis Simpson. La collezione continua ad essere un must, un simbolo di potere e a rappresentare una personalità forte e dominante. In particolare, dal 2017, la collezione è tornata in voga, proponendo diversi modelli di orologi.
Collezione Tiffany T – Tiffany & Co
“Mi sono accorta che per sentirmi meglio mi basta prendere un taxi e farmi portare da Tiffany. E’ una cosa che mi calma subito, quel silenzio e quell’aria superba: non ci può capitare niente di brutto là dentro, non con quei signori vestiti così bene…” Chi non conosce Tiffany, e questa famosa citazione di Audrey Hepburn nel film intitolato proprio “Colazione da Tiffany” del 1961? Sembrerebbe impossibile credere che il ricavato del giorno di apertura primo negozio di Charles Lewis Tiffany e John B. Young, aperto nel 1837 a New York, fu di appena 4,98 dollari!
Ben presto tuttavia, divenne il fulcro della gioielleria americana, grazie all’intuizione dei fondatori, non solo di pubblicare il cosiddetto “Blue Book”, il primo catalogo di vendita per corrispondenza degli Stati Uniti, ma anche per aver importato gemme di colore dall’Europa e a istituire lo standard dell’argento .925, facendo così conoscere il vero lusso agli Stati Uniti. Parecchi anni e gioielli dopo, nel 2014, nasce la collezione nata per celebrare il marchio, di cui presenta su ogni pezzo la lettera iniziale del nome, chiamata, appunto, Tiffany T.
Dal design semplice e minimal, gli iconici bracciali sembrano ricordare la potenza di un legame, quello tra i clienti e la maison, che si rafforza ogni anno di più; la distanza tra le due T infatti, è quel piccolo spazio che viene voglia di riempire e consolidare. Il simbolo della collezione? Il modello Square in oro, pensato sia per un pubblico femminile che maschile.
Collezione Piaget Rose – Piaget
“Fai sempre meglio di ciò che è strettamente necessario”: è questo il motto che da sempre caratterizza la Maison Piaget, nata in Svizzera, nel 1874, all’interno di una fattoria, dove le abili mani di Georges-Edouard Piaget creavano e producevano orologi da taschino.
Il boom mondiale si ebbe dopo la deposizione del marchio, nel 1943. Sempre più all’avanguardia nel campo dell’orologeria, anche grazie alla creazione del movimento automatico più piatto del mondo, il Calibro 12P (di 2,3 mm di spessore), la maison comincia in seguito a specializzarsi anche nella gioielleria nello stabilimento a Ginevra, dove le pietre vengono lavorate minuziosamente a mano, dopo numerosi controlli di qualità.
Un amore che si concretizza nel simbolo per eccellenza dello stesso: la rosa. Questo fiore ha sempre avuto un ruolo importante per il direttore creativo Yves Piaget, membro della giuria dell’International New Rose Competition: un’esibizione tenutasi a a Ginevra e che, per il suo 30° anniversario nel 1982, il gioielliere decise di omaggiare con la collezione Piaget Rose. Fine ed elegante, composta da orecchini, anelli e, ovviamente, anche da modelli di orologi; tra le foglie sono incastonate perle e pietre preziose e i petali finemente decorati racchiudono bellissimi diamanti. Una collezione decisamente romantica e sognatrice.
Collezione Il giardino di Buccellati – Buccellati
La passione e il talento che nascono e crescono fin da quando sei piccolo, sono quelli che riservano le migliori sorprese, come dimostra la storia di Mario Buccellati. Questo entrò a far parte del mondo della gioielleria a 12 anni e, nel 1919, al rientro dalla Prima grande Guerra, aprì il suo primo negozio a Milano. Ben presto i suoi gioielli vennero riconosciuti non solo in Italia, ma in tutta Europa, in particolare dalla famiglia reale di Spagna, tanto da venir soprannominato da Gabriele D’annunzio:”il principe degli orafi”.
Negli anni duemila, grazie alle numerosissime mostre e al lavoro di Lucrezia, la prima stilista donna a capo della maison, nonché pronipote dello stesso Mario Bucellati, i gioielli ottennero un nuovo successo in tutto il mondo. Il lavoro “di bottega” alla base tuttavia, non è mai cambiato, e forse è stato anche questo ad ispirare la collezione “Il giardino di Buccellati”: un modo di lavorare ancora legato allo studio e alle tecniche tipiche di un artigiano o di un pittore, che sperimenta e crea, rifacendosi alla natura e ai toni impressionisti. Tutti i gioielli di questa collezioni ricordano i giardini fioriti, seppur in uno stile astratto, celebrando la forza e la bellezza della natura.