Se parliamo di musei di moda, ci viene subito da pensare al Met di New York, dove ogni anno si tiene il famoso Met Gala che ci tiene incollati allo schermo per vedere tutti i look indossati dalla celebs, al Victorian and Albert Museum di Londra o alla collezione del Louvre di Parigi dedicata alla moda. Ma quali altri musei meno conosciuti, ma altrettanto interessanti, vale la pena visitare (appena ne avremo la possibilità)? Abbiamo fatto una lista di alcuni dei musei di moda più belli e mozzafiato di tutto mondo per poterci immergere in un’esperienza completa all’insegna della moda!
Musei dedicati ai grandi stilisti
Museo Christian Dior, Granville
In Normandia, si trova il museo Christian Dior, dedicato ad uno dei più famosi stilisti di tutti i tempi, il quale ha reso celebre l’alta moda francese. Situato in cima ad una scogliera all’ingresso della città, con vista sulle isole Anglo-Normanne, all’interno della casa d’infanzia di Dior chiamata Villa Les Rhumbs, (luogo che ha nel tempo influenzato la sua vita e il suo stile) e “ideato” dal curatore Jean-Luc Dufresne, cugino del couturier, ospita numerose mostre, principalmente a tema. Ad esempio, l’esposizione inaugurale venne dedicata alle attrici vestite dallo stilista, come Olivia de Havilland, Ava Gardner, Elizabeth Taylor e Marlene Dietrich. Al giorno d’oggi, il Museo Christian Dior è ancora l’unico “Musée de France” dedicato interamente a un couturier.
Museo Salvatore Ferragamo, Firenze
Inaugurato nel 1995, il museo che documenta il lavoro creativo di Salvatore Ferragamo nel campo della pelletteria e della calzatura, e che mette in mostra il rapporto tra l’azienda, l’arte, il design e il costume, si estende in sette sale: le prime due sono dedicate alla storia della casa Ferragamo, dove sono esposti a rotazione oltre 14.000 modelli conservati nell’archivio del museo, mentre le altre sono occupate da esposizioni temporanee. La collezione permanente di calzature ricalca l’intero arco di attività di Salvatore Ferragamo (dal ritorno in Italia nel 1927 fino alla morte, avvenuta nel 1960) ed è ricca di modelli famosi creati per star del calibro di Marilyn Monroe e Audrey Hepburn, e per la loro particolarità nell’uso dei materiali (come la carta di caramella); inoltre, comprende la produzione di calzature successiva alla morte di Salvatore Ferragamo fino ai nostri giorni. Infine, sono raccolti anche disegni, documenti e fotografie che testimoniano il lavoro dello stilista.
Armani/Silos, Milano
Eretto dove originariamente si trovava il deposito di granaglie di una grande industria multinazionale, per celebrare i 40 anni di carriera dello stilista, nel 2015 a Milano è nato il museo Armani/Silos. Ideato dallo stesso Armani, che ne ha seguito anche attivamente il progetto, l’edificio si articola su 4 piani dove vi è esposta una selezione di creazioni suddivisa in base alle tre tematiche principali che ripercorrono il lavoro creativo del designer e che continuano ancora oggi ad influenzare le sue collezioni: queste sono rispettivamente Androgino, che “spazia sui concetti originali dell’androginia conservando il gusto della femminilità e di un’eleganza che mostra sempre misura e discrezione, conosciuto per i suoi colori neutri e i tessuti rivisitati della tradizione maschile”, Etnie, che ricalca le collezioni che hanno subito un’influenza dalle culture non occidentali e dalle affascinanti etnie lontane e Stars, che ha come punto focale il rapporto tra lo stilista e il mondo del cinema, dello spettacolo e i divi che hanno indossato le sue creazioni nel tempo. Inoltre, durante la visita è possibile anche avere accesso all’archivio digitale dove sono raccolti schizzi, disegni tecnici e materiale relativo alle collezioni di prêt-à-porter e di Alta Moda e circa 1000 outfit suddivisi per stagioni e collezioni, 2000 capi e accessori, numerosi bozzetti, video di sfilata e di backstage, immagini tratte da Emporio Armani Magazine e foto delle più celebri campagne pubblicitarie.
Gucci Garden, Firenze
Situato all’interno dello storico Palazzo della Mercanzia di Firenze e ideato dal direttore creativo Alessandro Michele, la Gucci Garden Galleria, curata da Maria Luisa Frisa, incarna la nuova visione della Maison e omaggia l’archivio di Gucci. Estesa su due piani, si apre con la sala Guccification, dedicata alla doppia G di Gucci e alleforme di espressione più moderne, come il GucciGhost di Trouble Andrew o le denominazioni coniate da Alessandro Michele sui social come Guccification, Guccy e Guccify. Si passa poi nelle sale Paraphernalia, incentrata sui codici della Maison, e Cosmorama, dedicata al rapporto tra la maison e i clienti storici e iconici, con focus sull’elemento araldico. Al secondo piano, si trovano invece le sale De Rerum Natura, rappresentative della passione di Alessandro Michele per animali e giardini ed Ephemera, dove si può ripercorrere la storia della Maison attraverso video e ricordi.
Museo Cristobal Balenciaga, Getaria
Disegnato dell’architetto cubano Julián Argilagos e dal designer Rolando Paciel González, il Museo Cristobal Balenciaga si presenta come una struttura moderna dotata di soffitti altissimi, grandi vetrate e incredibili giochi prospettici creati dai materiali ferrosi che ne caratterizzano la struttura. Contiene oltre 1200 abiti del designer che, a causa del deterioramento di tessuti e colori, non possono rimanere in esposizione per periodi troppo lunghi. Di conseguenza, ci si limita ad una raccolta di esposizioni di 100 capi per volta, che vengono regolarmente aggiornati grazie a donazioni e prestiti.
Museo Yves Saint Laurent, Marrakech
Ad ottobre 2017, ha aperto le porte il museo dedicato al grande couturier da Pierre Bergé, suo compagno di vita e di lavoro. Situato in in Rue Yves Saint Laurent, il museo-edificio, una costruzione maestosa caratterizzata da linee cubiste, marmo e mattoni in terracotta, copre uno spazio espositivo permanente di circa 400 metri quadrati e include anche uno spazio espositivo temporaneo, una biblioteca con oltre 6.000 volumi, una libreria i cui interni sono stati disegnati da Yves Taralon, un auditorium/cinema dove viene raccontata la storia di Yves Saint Laurent e una caffetteria. La collezione comprende 5.000 capi d’abbigliamento e 15.000 accessori di alta moda che, a causa della loro fragilità, sono tutti sottoposti a procedure di quarantena e disinfestazione e poi etichettati, inventariati, fotografati, restaurati all’occorrenza e, solo come ultimo passaggio, esposti.
Musei di Storia Della Moda
Museo di FIT (MFIT), New York
Fondato alla fine degli anni Sessanta, vanta una collezione permanente di 50.000 abiti e accessori dal XVIII secolo fino ad oggi dei maggiori stilisti, come Adrian, Balenciaga, Chanel e Dior e pone l’accento su abiti, accessori e tecniche che hanno segnato la storia della moda, con una particolare attenzione rivolta allo stile d’avanguardia contemporaneo. Il museo si sviluppa in tre gallerie: quella inferiore è dedicata a mostre speciali, la galleria di storia della moda e del tessuto situata al piano nobile presenta invece una a rotazione di circa 200 oggetti appartenenti alla collezione permanente, mentre infine la galleria FIT, situata al piano principale, è dedicata a mostre di insegnanti e studenti, come gli allievi della “School of Graduate Studies” di FIT, che collaborano con il museo per allestire una mostra una volta all’anno. La missione del museo è infatti quella di “educare e ispirare un pubblico diversificato con mostre e progetti innovativi che promuovono la conoscenza della moda” ed è noto per le sue mostre speciali innovative pluripremiate come “The Corset: Fashioning the Body”, che ha esplorato il capo più sensuale della storia della moda e “London Fashion”, che ha ricevuto il primo Richard Martin Award for Excellence in “The Exhibition of Costume dalla Costume Society of America”.
FIDM, Los Angeles
Il museo si trova all’interno del campus di Los Angeles dell’”Istituto di Moda di Design e Merchandising” e vanta una collezione di oltre 12.000 costumi, 15.000 oggetti di moda e 200.000 manufatti delle Collezioni Speciali, più altri accessori e gioielli del XVIII secolo fino ad oggi, senza tralasciare i costumi cinematografici e teatrali, come la prima Collezione di Costume di Hollywood e non solo: anche Haute couture, alta moda parigina, spaziando per indumenti popolari e non occidentali, campionari, stoffe e fotografie.
Fashion Museum, Bath
Fondato da Doris Langley Moore, stilista e collezionista che ha donato la sua collezione privata di costumi alla città di Bath, contiene circa 100.000 oggetti che vanno dai guanti decorati dal tempo di Shakespeare alla collezione “Dress of the Year”, per la quale viene scelto un abito ogni anno che rappresenta la novità più importante della moda contemporanea e che entra poi a far parte della collezionedel museo.
Bata Shoe Museum, Toronto
Il Bata Shoe Museum (BSM) è conosciuto come il principale museo della calzatura del Nord America ed espone regolarmente oltre un migliaio di scarpe e manufatti correlati, selezionati da una collezione di oltre 13.000 oggetti, la maggior parte dei quali provenienti dalla collezione privata di Sonja Bata, Presidente della Fondazione. Nel 1979, quando la collezione privata della signora Bata era diventata troppo grande per la sua casa, la famiglia istituì la Fondazione Bata Shoe Museum, il cui obbiettivo è quello di istituire un centro internazionale per la ricerca calzaturiera e celebrare lo stile, lo sviluppo e la funzione delle calzature nelle sue quattro gallerie, con mostre che spaziano dalle scarpe cinesi con i piedi fasciati ad antichi sandali egiziani.
Museo delle borse Hendrikye, Amsterdam
Sempre in tema musei dedicati ad accessori, troviamo il Museo delle borse Hendrikye, un museo privato dedicato alla storia della borsa per signora nella cultura occidentale. Situato sull’Herengracht, ad Amsterdam, è stato costruito grazie alla donazione della collezione personale di Hendrikje Ivo ed è stato poi rinnovato nel 2007: le sue aree sono state suddivise per epoche storiche che vanno dal tardo Medioevo fino al giorno d’oggi. La collezione è formata di più di 4.000 borse e sono presenti anche modelli di stilisti contemporanei come Paco Rabanne, Yves Saint-Laurent, Gucci, Hermès, Dolce & Gabbana e la borsa da sera Versace, indossata da Madonna per la prima del film Evita.
Museo della moda di Kōbe
ll Museo della moda di Kōbe è il primo museo pubblico del Giappone specializzato in moda e si trova sull’isola Rokkō a Kōbe. Inaugurato nel 1997, l’edificio raccoglie i modelli dei principali sarti del posto, il cui lavoro illustra l’abbigliamento da diversi punti di vista storici, a partire dai costumi dei personaggi del teatro Kabuki fino all’abbigliamento etnico indossati dai popoli indigeni di tutto il mondo; al terzo piano invece, è situata una biblioteca contenente circa 28.000 libri legati al tema della moda e campioni di tessuti di alta qualità.