La moda negli ultimi anni si sta facendo sempre più sostenibile: lo dimostrano eventi come il Green Carpet organizzato da EcoAge, le collezioni di tessuti riciclati proposte da H&M o Stella McCartney e il crescere di organizzazioni come Fashion Revolution che si impegnano ogni giorno per rendere il mondo consapevole dei disastri e degli sprechi attribuibili all’industria della moda, lottando allo stesso tempo per convincere il maggior numero di brand possibili ad attuare scelte che siano rispettose dell’ambiente.
Un’altra importante voce si aggiunge al coro di coloro che gridano a gran voce quanto sia necessario un cambiamento radicale, quella di Reformation, un famoso brand di abbigliamento fondato da Yael Aflalo che è diventato un vero e proprio punto di riferimento per coloro che cercano pezzi dalle linee semplici, femminili, sexy, curati nei dettagli e soprattutto, ottenuti in maniera sostenibile. Per dimostrare il suo costante impegno e miglioramento, il brand pubblica ogni 3 mesi un report della sostenibilità che chiunque può leggere per farsi un’idea dei numeri e di quanto sia necessario continuare a insistere per una maggior consapevolezza.
Dall’ultimo report (Luglio – Settembre 2017), si ricava che Reformation, rispetto al resto dell’abbigliamento acquistato negli Usa, ha ridotto lo spreco del 53%, del 71% quello d’acqua e del 42% la produzione di desossido di carbonio, grazie all’utilizzo di materiali ecosostenibili e di energie alternative. Come se non bastasse, Reformation investe in determinate iniziative (come la reforestazione o la purificazione dell’acqua) per rimpiazzare le risorse utilizzate.
Ma come possono le persone prendere parte a questa Re-voluzione? Se passate per LA ad esempio potete partecipare a un tour dello stabilimento per vedere con i vostri occhi quanto chi ci lavora abbia a cuore questo problema; o, se preferite restate comodamente seduti a casa, potete acquistare i jeans della loro ultima linea Ref Jeans. Le differenze rispetto a un Jeans normale? È ottenuto utilizzando 1771 litri in meno d’acqua, sprecando meno materiale e producendo il 20/30% in meno di CO2. Inoltre, per ogni paio acquistato, il brand si impegna a pulire 1000 litri d’acqua in California.
Nei prossimi mesi Reformation intende completare la costruzione dei pannelli solari nella sua fabbrica per poterla alimentare totalmente a energia rinnovabile, far partecipare i propri dipendenti a degli ulteriori workshop per apprendere quali strategie attuare per essere ancora più sostenibili e introdurre nella produzione nuovi materiali eco-friendly. Essere alla moda non è mai stato così sostenibile come lo è ora: d’altronde, un capo che si sa essere ottenuto con questi procedimenti, rende consapevole chi lo indossa.
Be part of the Revolution!