È mattina e la giornata di fronte a te si preannuncia ricca di emozioni ed esperienze. Ma, prima che tutto abbia inizio, concediti un istante per te stess*. Concediti un’istante per ritrovarti e ricaricarti. Leggi, bevi un caffè, medita, dedicati alla tua skincare routine: semplicemente, respira.
Sembra talmente scontato come gesto, no? E invece, gli ultimi anni di pandemia ci hanno insegnato a non dare per scontato nulla, nemmeno una cosa semplice quanto respirare. In un società come quella contemporanea, dove si corre e non si cammina, dove il tempo non sembra bastare mai, dove questo ritmo incalzante si è fatto ancora più rapido di prima, concetti quali “fermarsi”, “riposarsi” e “prendersi del tempo per sé” sembrano un’utopia.
Vorremmo fare quel che ci piace, ma invece dobbiamo fare quel che serve.
Vorremmo rallentare, e invece decidiamo di spingere ancora un po’ più avanti i nostri limiti, per vedere fino a che punto possiamo resistere. Vorremmo rallentare, ma poi non lo facciamo. Perché ci sembra un lusso, perché non ci sembra possibile, perché non pensiamo di meritarlo. Risultato? Secondo i dati della Società italiana di NeuroPsicoFarmacologia (Sinpf), oltre il 40% degli italiani ha riportato un peggioramento dei sintomi ansiosi e depressivi nel periodo post-lockdown, con una riduzione della qualità della vita in più del 60% dei soggetti.




Ma.
Per fortuna c’è un ma.
Dare ascolto ai nostri desideri, impiegare il tempo come più ci piace, dare sfogo alla creatività e riscoprire la bellezza delle piccole, semplici cose della vita, è possibile: non è sempre facile, non è un percorso uguale per tutti, ma è davvero possibile. Perché ci meritiamo di concederci dei momenti veri, ci meritiamo di esplorare nuove possibilità, ci meritiamo di goderci i momenti della vita.
Esci, dormi, fai sport, non fare nulla, disegna, leggi… Momenti simili sono preziosi e possono portarci addirittura a scoprire nuove passioni o a rispolverarne di vecchie, magari facendo anche del bene al mondo, e di conseguenza a tutti noi. Ce lo insegniamo Martina e Cecilia con il brand Almace: capi e accessori realizzati con l’uncinetto a mano, Made in Italy e in modo sostenibile. Per resistere al tempo e per andare oltre il concetto di tendenza. Con un “grazie” da parte della Terra: basti pensare infatti che la moda è uno dei settori più inquinanti al mondo.
Ma.
Anche qui, per fortuna c’è un ma.
Gli ultimi dati hanno dimostrato infatti come le ricerche legate alla sostenibilità, al vintage, al second-hand e al riutilizzo creativo siano in forte crescita, soprattutto tra le nuove generazioni, che alle catene fast-fashion preferiscono sempre più capi unici e su misura. Un segnale positivo e incoraggiante che, per quanto la strada verso il cambiamento sia ancora molto lunga, ci fa sperare che migliorare sia possibile, oltre che necessario.



Ecco dunque che realtà come Almace sanno cucire insieme (letteralmente) tutti gli aspetti positivi di quanto elencato fino ad ora: il desiderio di rilassarsi con una tecnica come quella dell’uncinetto, il piacere nel mettersi in gioco rispolverano il passato e le tradizioni, che ritornano in chiave contemporanea. E, primo su tutti, il rispetto verso il pianeta… Il tutto dando vita a capi e accessori che stupiscono sempre, nel loro essere unici. È ufficiale: l’hand-made è tornato, ed è qui per restare.
E, proprio per scoprire (o riscoprire) questi valori, Almace ci ha invitati per un weekend a tema “Colline di Colori” presso la Cascina Gazzeri Country House, dove tutti questi elementi e l’importanza del sapersi godere il presente e rilassarsi sono ulteriormente enfatizzati: qui infatti, passato e presente si incontrano in maniera suggestiva, circondati da un clima familiare. Ci sembra quasi di respirare veramente a pieni polmoni, complice anche il paesaggio che ci circonda. Circondati da un silenzio rigenerativo, dove non sono mancati buon cibo (tanto buon cibo), buon vino e buona compagnia, Almace ha presentato la sua nuova collezione HOME: tovagliette, sottobicchieri e centrini per la tavola che sono un’esplosione di colori e di artigianato, perfetti per cene o pranzi con gli amici ma, perché no, anche per un picnic nella natura (come abbiamo potuto costatare di persona).



Con l’occasione, abbiamo potuto noi in primis metterci in gioco con ago e filo per ricamare le nostre tovagliette e personalizzarle a piacimento, in un momento di workshop dove la creatività ha fatto da protagonista. E ancora, in compagnia di Martina e Cecilia, della famiglia di Cascina Gazzeri Country House e delle altre ospiti (Matilde Prestinari, Isabella Petrosillo, Sarah Pilloni, Alice Sampo, Dave Burt, Aya Mohamed e Clorinda Sgromo) abbiamo potuto vivere un’esperienza fatta di scatti con i capi Almace, karaoke intorno al falò, degustazione di vini locali e brunch sotto gli alberi in collina. Insomma, abbiamo potuto rilassarci e riscoprire la bellezza delle cose fatte a mano, con amore.








Parlando proprio di questo, la Cascina Gazzeri Country House ha saputo accoglierci fin dal primo momento come se fossimo una grande famiglia: circondati dalle colline dell’Alto Monferrato, questa casa di campagna ha mantenuto l’antica e tipica architettura rurale del luogo, dalla quale sono stati ricavanti quattro appartamenti dotati di tutti i comfort e arredati con elementi vintage originali, mobili di pregio e oggetti di design. Qui, è possibile organizzare il proprio picnic, scoprire la tradizione enogastronomica del luogo, partecipare a workshop multidisciplinari e passeggiare a cavallo: ma soprattutto, è possibile godere della splendida ospitalità dei padroni di casa e di quel meritato relax che tutti, tutti noi ci meritiamo.





Ed è proprio da questa esperienza che vogliamo ripartire con una maggiore consapevolezza di quanto sia importante prenderci cura di noi: perché solo così facendo, potremmo prenderci cura anche degli altri, e del pianeta. Ora siamo davvero pronti. Respiriamo.

