I trend make-up, come molte cose, vanno e vengono (ad esempio è il caso del mascara con fibre o del contouring marcato, ai quali per ora posiamo dire addio), ma una delle poche certezze nel mondo della bellezza è data dai rossetti, e soprattutto dal buon rossetto rosso che non passa mai di moda.
Ma come è nata e come si è migliorata nel tempo questa moda che ormai da anni fa impazzire tutto il pubblico femminile (e quello maschile)? La breve storia che segue vi darà qualche delucidazione.
Nei tempi antichi, il rossetto era un segno di appartenenza all’alta società, visto il costo e il valore che avevano le tinture: creato intorno al 2500 A.C., gli ingredienti utilizzati spaziavano dagli escrementi di coccodrillo al sudore di pecora, mente i pigmenti erano estratti dagli scarabei color carminio. Anche gli Antichi Egizi erano soliti farne uso.
Siccome i patriarchi (storicamente parlando) non avevano mai amato niente di più del rimproverare le donne sulle loro scelte, nel 1650 il Parlamento Inglese tentò di bandire quel che veniva chiamato “Il vizio della pittura”, perché per loro rappresentava in qualche modo “una minaccia”. La legge non venne approvata, tuttavia gli uomini cercavano di disapprovare tale usanza ogni volta che potevano: lanciando occhiatacce od offese alle donne intente ad applicarlo.
E continuando sullo stesso filone, il rossetto in quegli anni è stato spesso relazionato ad alcuni comportamenti di dubbia moralità come ad esempio la stregoneria. Una donna intelligente e carina non poteva che essere demoniaca, dotata di poteri magici o addirittura una prostituta.
Sembra incredibile ma fino al 1915 ci sono state richieste di divieto di indossare il rossetto. In Kansas, una legge dichiarava che era considerato offensivo il fatto che una donna indossasse un rossetto sotto i 44 anni, perché poteva dare una “cattiva impressione agli altri”.
E proprio nel 1915 il primo rossetto twist-up venne creato e messo in vendita: qui la sua notorietà crebbe notevolmente. Adottato da Frida Kahlo, che usava baciare con il rossetto rosso tutte le lettere indirizzate a Diego Rivera, venne visto come un manifesto di audacia. Subito comincia ad essere sfoggiato da una nuova schiera di ragazze emancipate, che oltretutto cominciarono a preferire capelli più corti e si sbarazzarono dei loro corsetti.
Durante la seconda Guerra Mondiale Churchill decise di non razionalizzare la produzione del rossetto, poiché lo considerava un piccolo ma vitale sostegno morale per le donne che erano costrette a ricoprire incarichi solitamente destinati agli uomini. Proprio in questo periodo il rossetto è stato associato a un senso di potere.
Oggigiorno, affiancato largamente da lipgloss e da sfumature accese od opache, il rossetto sta avendo una seconda vita, con l’avanzare di tantissime sfumature e finish innovativi.
Forse sarà anche collegato alla nuova ondata di femminismo e a tutte le donne che reclamano i loro diritti di poter indossare qualsivoglia makeup senza venire etichettate, ma qualcosa di nuovo sembra essere nato per questo ritorno d’amore per il rossetto rosso.
Come con Marilyn e il suo Chanel n° 5, quando parliamo di rossetti ci possiamo riferire all’attrice Elizabeth Taylor (che sembrava amare il rossetto rosso a tal punto da richiedere che nessun’altra sul set lo indossasse) e al suo famoso motto: “Concediti un drink, mettiti il rossetto e ricomponi la tua vita.”
Dopo secoli di maltrattamento (e in alcune parti del mondo è ancora così) il rossetto ha addirittura ottenuto una sua giornata nazionale, che ricorre il 29 Luglio, il #NationalLipstickDay.
Un rossetto rosso vivace è l’ultima frontiera dell’iconografia di bellezza: trovare il rosso perfetto per ognuna di noi sembra una missione impossibile, nonostante esistano diverse opzioni (meravigliose), opzioni che aumentano in continuazione, anno dopo anno.
Ma eccone alcuni, tra i più venduti e famosi, che vi possono aiutare nella scelta di quello perfetto per voi!
Al giorno d’oggi nel mondo 4 confezioni di Mac Ruby Woo vengono comprate ogni minuto mentre la tonalità rossa dei Velour Lovers di Laura Mercier viene venduto ogni settimana più di 100 volte. Dal momento in cui la prima modella di Dior cavalcò la passerella con una sfumatura cremisi sulle labbra nel 1947, il rosso iconico della maison (50- Red Smile) è sempre stato venduto con costanza, e ora ne vengono comprati addirittura 3 ogni minuto (solo negli Stati Uniti d’America).
In effetti, molte straordinarie sfumature di rosso sono state create nei decenni scorsi: il Revlon velvet-soft Love That Red nel 1951, Le Rouge di Ysl nel 1978, fino all’iconico lacquer di Giorgio Armani. Pensate che lo stilista italiano ha visitato il suo laboratorio di cosmesi ben 96 volte prima di trovare il mix perfetto di ingredienti e di sfumature per il suo rossetto rosso, provando così che la perfezione è raggiungibile dopotutto 🙂
Quindi: scegliete il rossetto rosso perfetto per voi e…andate a conquistare il mondo!
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Credits: Cult Beauty, Vogue USA.