Come riuscire a combinare modernità e delicatezza con un pizzico di fantasia? I gioielli di Sabrina Dehoff sono espressione di questo il mix perfetto. Dopo aver frequentato il Royal College of the Arts di Londra specializzandosi in Womenswear Fashion Design e dopo aver lavorato per importanti brand del settore, Sabrina decide di seguire la sua più grande passione e di lanciare così nel 2006 la sua prima linea di gioielli “Little Helpers”. L’ispirazione all’arte tedesca e lo stile minimale e sofisticato sempre animato da un fantasioso e ironico twist, hanno dato vita a gioielli dal carattere unico.
Presente ora in più di 70 negozi in tutto il mondo, direttrice di un proprio studio d’artigianato nel sud della Germania e fondatrice del proprio sito e-commerce, Sabrina è amata da una clientela internazionale che ha raggiunto celebrities del calibro di Beyoncè, Taylor Swift, Halle Berry, Charlize Theron, Taylor Tomasi, Martina Gedeck e molte altre. Un ulteriore riconoscimento per le sue creazioni è stato raggiunto grazie alla presenza nella lista dei “Best 10 jewellery designers of the world” nella esclusivissima Die Welt Luxury Guide.
Vediamo come questa brillante designer europea ci racconta la sua storia e ci descrive il suo progetto per celebrare i 10 anni dalla nascita del brand.
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Com’è nata la tua passione per i gioielli e la moda e qual’è stata la tua formazione?
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Ho studiato al Royal College of Art di Londra specializzandomi in Fashion Womenswear Design. La mia passione per la moda e i gioielli è nata durante la mia infanzia grazie all’influenza delle donne della mia famiglia. Mia madre era una fioraia mentre mia nonna una sarta e a casa sua si svolgevano di continuo prove di vestiti per me, mia sorella e le mie zie. Era il luogo in cui si discutevano le ultime tendenze e così ho iniziato a disegnare e a cucire i miei primi abiti sin da adolescente. Per me i vestiti hanno una profonda relazione con la bellezza e con l’orgoglio di essere donna.
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Quanto ti ha aiutato nella gestione del tuo brand la fondazione di una tua azienda di consulenza?
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Ogni singolo passo della mia carriera, come i miei studi a Londra, la mia esperienza lavorativa a Parigi e il mio lavoro da consulente non è stato solamente un’importante traguardo ma ha avuto un enorme impatto sul mio lavoro e ha rivalutato la mia concezione del design e soprattutto dell’artigianalità. Con la mia prima azienda “Von Rot” ho imparato a diventare sia una designer sia una donna d’affari. L’attività di consulente mi ha permesso di capire più a fondo le dinamiche e le strutture delle diverse aziende clienti e mi ha reso più flessibile e pro-attiva nel soddisfare diversi tipi bisogni e necessità. Mi piace la continua sfida di catturare cosa sta succedendo in un determinato momento e di pensare sempre a nuove soluzioni.
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Hai chiamato la tua prima collezione, nata nel 2006, “Little Helpers”. Come mai questa scelta?
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I pezzi della collezione sono dei pendenti ricamati e realizzati in pelle. Come dei piccoli oggetti porta fortuna simboleggiano dei piccole forme d’aiuto trasmettendo protezione e vibrazioni positive durante il giorno.
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Il tuo marchio ha uno stile davvero unico: è allo stesso tempo spiritoso, moderno e delicato. Come riesci a trovare il giusto equilibrio fra questi elementi e qual’è il carattere che ti rende più riconoscibile?
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Grazie! Penso che il design sia fortemente legato alla propria estetica e al proprio stile personale. Disegno quello che mi piace e quello che mi intriga e mi stimola di più. All’interno delle mie collezioni cerco sempre di bilanciare diversi elementi “orchestrando” diverse componenti come il colore, le forme, i materiali, le texture e così via per creare una linea allegra ma non troppo dolce, elegante ma moderna, di tendenza ma non troppo fredda e con qualche marcia in più.
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Come descrivi il tuo site personale? Quanto influenza la tua linea di gioielli
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Come dicevo, entrambe le collezioni sono molto connesse e molto simili. Mi piace indossare i colori, mi piacciono le linee semplici e moderne e preferisco i capi morbidi a quelli aderenti. Mi piace la comodità dai capi più femminili a quelli più sportivi e qualche volta indossare qualcosa di speciale. La mia linea di gioielli è realizzata con gli stessi presupposti.
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Fra le tue clienti vi sono celebrity come Beyonce, Charlize Theron,Taylor Swift e molte altre. Ma chi è la donna che indossa i tuoi gioielli?
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Le donne di tutte le età che hanno consapevolezza di loro stesse, che hanno un carattere forte ma anche senso dell’umorismo e che ovviamente hanno un debole per i miei gioielli 🙂
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Quanto ha influenzato il tuo stile e la tua creatività il fatto di aver vissuto in diversi paesi?
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Ho adorato i miei studi a Londra e le mie esperienze di lavoro a Parigi. Solamente il fatto di vivere in queste due diverse città e vedere quanto la moda possa essere il simbolo di una cultura ma anche allo stesso tempo un serio business, mi ha arricchito e formato molto. In Germania mi sembrava che le persone mi deridessero per le mie ambizioni e che mi guardassero come a dire: si si, continua a sognare, come se fossi stata strana. Le mie radici sono tedesche quindi credo che ci sia molta arte e cultura tedesca nella mia visione estetica. Tuttavia la mia etica nel design, l’attenzione all’artigianalità e la comprensione della moda in quanto business globale sono state frutto dei miei anni vissuti a Londra e Parigi e dal contatto con persone provenienti da ogni parte del mondo.
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L’arte, il cinema e la storia ti ispirano? Se si, puoi dirci qualcosa a riguardo?
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Certo, sono affascinata da qualsiasi forma di espressione creativa. Sono un’osservatrice e una sognatrice e posso essere toccata e ispirata da moltissime cose, da quelle più complesse a quelle più semplici, da quelle più belle a quelle antiestetiche.
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Per ogni stagione sviluppi sempre un tema diverso. Ci può descrivere queste collezioni con un aggettivo :
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“Under Influence”: assorta, “Hocus Pocus”: complesso, “Fluxus”: artistico.
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Ci puoi descrivere la filosofia che sta dietro la collezione che celebra il decimo anniversario del brand?
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Il concetto della collezione fa riferimento ad un atteggiamento “ora più che mai”. Mi sono sentita come se necessitassi di ribellarmi alla negatività e al pessimismo generali connessi alle cose che stanno accadendo attorno a noi e in particolare nel mondo del fashion business, in cui bisogna fronteggiare molte difficoltà nel gestire un piccolo brand. Così mi sono sentita come se dovessi trasformare tutto ciò in un atteggiamento forte e positivo per me stessa. Ja, Oui, yes sono per me le espressioni di questa ribellione positiva che sembra aver funzionato. Con la nascita del mio nuovo brand “Dehoff Studio” mi sento libera e più connessa alle mie radici creative grazie ad un’energia nuova.
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Qual’è il tuo sogno per il marchio “Sabrina Dehoff”?
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Durante questi 10 anni ho raggiunto molti risultati. Per gli anni futuri i miei sogni riguardano principalmente il nuovo progetto di “Dehoff Studio”, dove si sviluppano le collezioni limited edition e pezzi unici nel loro genere. Sono tornata a disegnare vestiti e lo adoro. Il mio sogno è quello di essere in grado di lavorare creativamente senza limiti in diversi ambiti ed interagire con altri designer ed artisti. Spero, inoltre, di rendere felici le persone che indossano le mie creazioni. Ho, inoltre, una missione cioè l’esigenza di far conoscere alle persone la bellezza dell’artigianalità e del design, valore che dovrebbe essere riconosciuto come prezioso. La moda non è una questione arbitraria e nemmeno superflua ma implica molte riflessioni e passione e il contatto con persone attente a trasmettere tutto ciò a quei consumatori che ci tengono ai loro capi e/o gioielli.
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Puoi raccontarci la storia di questo pezzo? (quello dell’editoriale)
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Gli orecchini neon “Berlin 2” fanno parte della collezione autunno/inverno 2017 chiamata “Citadine” e si ispira alla forza e al carattere delle donne assieme alla cultura e alla liberà della vita di città. I grandi orecchini a cerchio sono un omaggio alla Berlino degli anni 90 e allo stile punk di quel periodo. Indossati da chiunque questi orecchini hanno un carattere incredibilmente cool e intrigante.