Una delle risposte più frequenti alla domanda “Se potessi viaggiare nel tempo, dove andresti?” è per molti il 1977, in qualsiasi cinema, alla prima proiezione di Guerre Stellari. La seconda risposta è nel 1980, sempre al cinema, per vedere la reazione del mondo al fatidico “Luke, io sono tuo padre”.
Trovarsi quarant’anni dopo con la stessa adrenalina dovuta all’uscita di un nuovo episodio della saga più sconvolgente dell’universo sci-fi è come essere entrati in una macchina del tempo e aver fatto quel viaggio.
Essere in una sala piena di persone, tutte appartenenti alla famiglia creata da George Lucas, tutte sfoggianti con orgoglio spade laser e vestiti a tema, aspettando di essere catapultati di nuovo nella galassia lontana lontana, è un’emozione unica.
Nel 1999 Lucas stesso aveva riportato il suo mondo nei cinema con una trilogia prequel incentrata sull’evoluzione di Anakin Skywalker da prescelto degli Jedi per riportare l’equilibrio nella Forza a più forte Sith di tutti i tempi col nome di Darth Vader.
Con questa trilogia i fan si sono divisi, soprattutto a causa della diversità dai primi film con molte parti di spiegazione e personaggi non proprio riusciti, ma è indubbio che i tre film prequel siano un’importante sezione dell’universo di Star Wars, piena di novità ed epicità come solo Lucas è mai riuscito a pensare.
Ancora relativamente freschi dalle risse con i fan della fazione opposta, nel 2012 è arrivata la vendita della LucasFilm alla Disney, seguita dall’annuncio dell’uscita di altri tre episodi intervallati da altrettanti spin-off.
Bisogna sapere che i fan di Star Wars sono molto simili ai Mandaloriani: tanti clan in continua lotta fra di loro per difendere l’orgoglio della propria fazione.
Ogni nuova pellicola o storia viene quindi accolta con molto sospetto creando continue spaccature nei vari “clan”. E così infatti è stato nel 2015, con l’uscita del settimo episodio “Star Wars: il Risveglio della Forza” diretto da J.J. Abrams (Lost, Star Trek, Super 8).
Ambientato trent’anni dopo “Il ritorno dello Jedi”, questo episodio ha segnato il ritorno sul grande schermo dei vecchi eroi e delle astronavi che hanno fatto la storia, portando un grosso carico di nostalgia e feels.
Superato il momento “oww” però le critiche non hanno tardato molto ad arrivare, accompagnate dalla sempiterna “È UN REMAKE DI UNA NUOVA SPERANZA!”, ma non sta a noi schierarsi da una parte o dall’altra (soltanto un Sith vive di assoluti): per quanto gli enormi riferimenti al primo episodio siano evidenti, le atmosfere e alcune scelte citazioniste rendono il tutto estremamente in linea con le sei pellicole precedenti.
Due anni dopo la palla registica è passata alle mani di Rian Johnson, a cui è stata assegnata anche la cura della trilogia che verrà dopo Episodio IX, e il mondo non vede l’ora di sentire finalmente parlare dopo trent’anni Luke Skywalker.
Noi lo abbiamo visto in anteprima e, come è successo a tutto il fandom, ci siamo divisi fra chi lo ha adorato e a chi ha storto un po’ il naso.
Registicamente impeccabile, con colpi di scena e battaglie epiche (come sempre), ma con parecchi punti da analizzare con calma. Dall’evoluzione delle storyline dei personaggi classici, all’uso forse eccessivo del lato comico che ha rovinato alcuni personaggi, primo fra tutti il Generale Hux (Domnhall Gleesom).
L’unica cosa certa è che da qui in poi Star Wars non sarà più lo stesso, d’ora in avanti la saga più amata di sempre prenderá una piega completamente nuova, anche se i presupposti per rimanere ancorati ai vecchi meccanismi ci sono ancora.
Ma quali sono stati i protagonisti di questo ottavo episodio “Star Wars: Gli Ultimi Jedi”? Dove li avevamo lasciati e dove li troveremo? (spoiler free)
LUKE SKYWALKER
La fama lo precede, figlio di Anakin Skywalker, ha riportato speranza nella Galassia distruggendo la prima Morte Nera e, con suo padre a dargli una mano (l’unica che gli era rimasta), sconfiggendo l’Imperatore Palpatine.
Dopo “Il Ritorno dello Jedi” ha aperto una propria Scuola d’addestramento Jedi, come gli aveva detto di fare Yoda, che ha abbandonato dopo la rivolta di suo nipote Ben Solo, sentendosi responsabile dell’accaduto.
Da allora ha vissuto come eremita su un’isola lontana finchè non è stato ritrovato da Rey alla fine de “Il Risveglio della Forza”. Lo ritroveremo così ed è proprio lì che si svolge una parte importante del film: con una nuova combattente ed un buon vecchio Jedi.
LEIA ORGANA
Sorella di Luke Skywalker, principessa dell’esplosivo Alderaan, generale della Ribellione, amata di Han Solo ed esempio per tutte le donne sin dal 1977.
La ritroveremo affranta dopo che il figlio ha ucciso il suo grande amore, ma sempre pronta alla battaglia. Sarà purtroppo l’ultima volta che la vedremo però, dopo la prematura scomparsa della sua interprete Carrie Fisher.
Il film, infatti, è stato proprio dedicato a lei, “to our Princess”…
All’anagrafe Ben Solo, figlio di Leia Organa e Han Solo, addestrato alla Forza e alle arti Jedi dallo zio Luke Skywalker, passato al Lato Oscuro della Forza presumibilmente per colpa di Snoke che lo ha nominato Maestro dei Cavalieri Ren.
Apprezzato dalla critica, odiato da tutti. Amato da noi. In questo nuovo capitolo non smetterà di stupirci e si approfondirà ancor più il suo rapporto con Rey.
REY
Nuova eroina, la Forza scorre potente in lei. Le sue origini misteriose fanno impazzire i fan da due anni spronandoli a formulare teorie sempre più bizzarre. Dovrà portare avanti le conoscenze Jedi e sarà il modello femminile di potere e libertà per le nuove generazioni. Ha poco peso sulle proprie spalle…e questo peso aumenterà nel nuovo capitolo. Scopriremo qualcosa di più delle sue origini? Diciamo di sì. In teoria. Forse.
FINN
Cresciuto per essere lo Stormtrooper di nome FN-2187, scopre di avere una coscienza e scappa dal Primo Ordine entrando a contatto con Rey e la Ribellione. Il primo a combattere con una spada laser Jedi nella nuova trilogia. Non molla il suo spirito ribelle nemmeno in Star Wars: Gli Ultimi Jedi, in cui il suo spirito coraggioso ispirerà molte persone a fare altretanto. Nello scorso capitolo lo abbiamo visto tra battute e scherzi, forse in questo un po’ meno…
LEADER SUPREMO SNOKE
È il gran nemico di questa nuova trilogia, il Leader Supremo del Primo Ordine, organizzazione militare sorta dalle ceneri dell’Impero Galattico. Di lui si sa molto poco, se non che è il nuovo Maestro di Kylo Ren e che è interpretato magistralmente da Andy Serkis (Il Signore degli Anelli, Il Pianeta delle Scimmie, King Kong).
Alcuni sperano possa essere un vecchio Signore dei Sith, possibilmente Darth Plagueis (ti hanno mai detto della tragica fine di Darth Plagueis il Saggio?), per ricollegarsi alla trilogia prequel e dare un filo conduttore ancora più forte all’intera saga. Di una cosa siamo sicuri: il suo destino sarà più forte e chiaro dopo Star Wars: Gli Ultimi Jedi.
VICE AMMIRAGLIO AMILYN HOLDO
Si sapeva che, Laura Dern e i suoi capelli rosa-lilla avrebbero fatto parte del nuovo capitolo. Non si sapeva molto sul suo personaggio. Ufficiale delle Resistenza, sarà una personaggio anch’esso cruciale. Una cosa dovete sapere: aspettatevi di tutto da tutti, anche dai personaggi più secondari.
JOHN WILLIAMS
Lui è il protagonista indiscusso di tutta la saga e non solo. Le sue musiche hanno reso ancora più grande e affascinante l’universo di Star Wars con motivi e arie che risuonano nelle teste di chiunque, subito riconoscibili ed emozionanti anche staccati dalle immagini.
Il 5 volte Premio Oscar ha composto le musiche per “Star Wars: Gli Ultimi Jedi” ancora prima del montaggio di Rian Johnson. Il regista infatti ha voluto montare il tutto direttamente sulle creazioni di Williams per seguire il ritmo del Maestro e sfruttare al meglio la potenza dei suoi spartiti.
E che la forza sia con voi.
Credits Images: Vanity fair and Disney.