Una nuova generazione di rising star: 8 astri da tener d’occhio!
Sono giovani, sono belli, sono talentuosi: sono i leader della nuova industria cinematografica, coraggiosa, spregiudicata, intelligente e dai canoni rivoluzionari. In loro riponiamo le speranze per una rinascita del cinema nell’era post- Me Too.
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Rising Star – Timothée Chalamet
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Timothée Chalamet, 22. Noto ai più come Elio Perlman, il giovane pianista e mangia-libri alla ricerca della propria identità sessuale di “Chiamami col tuo nome” – ruolo che lo scorso anno gli ha regalato una candidatura al premio Oscar come miglior attore protagonista – il 22enne franco-americano vanta già di un curriculum di un certo spessore. Filo conduttore della sua carriera cinematografica pre-Guadagnino è il ruolo del “figlio”: è il figlio del vicepresidente USA nella serie-tv “Homeland” (2012), il figlio di Matthew McConaughey in “Interstellar” (2014) e il “figliol prodigo” dell’acclamata omonima opera teatrale di John Patrick Shanley “Prodigal Son” (debuttata al Manhattan Theatre Club di New York nel 2016).
Dopo le parentesi di “Lady Bird” e “Hostiles” (2017), in cui interpreta rispettivamente l’hipster ruba- e spezza-cuori e il soldato semplice, Chalamet ritorna nei panni del “figlio” in “Beautiful Boy”, dramma straziante, diretto dal belga Felix Van Groeningen, sulla dipendenza da metanfetamine. Sarà questa l’interpretazione che gli farà guadagnare una meritatissima statuetta? Attendiamo con ansia l’inizio di questa awards season per avere più indizi a riguardo. Intanto, non vediamo l’ora di vedere il dolce e talentuoso Timmy nei film in post-production che ha da poco finito di girare – “The King”, “Little Women” – e in quelli che girerà, in particolare “Dune” di Denis Villenueve e “The French Dispatch” di Wes Anderson. Continua a sorprenderci con le tue scelte mature e ad incantarci come solo tu sai fare, Ti-mo-thay: noi ti teniamo d’occhio!
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Rising Star – Ezra Miller
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Ezra Miller, 26. Nome insolito, sguardo ipnotico, Ezra è uno scrigno di talento. Dall’interpretazione mozzafiato al fianco di Tilda Swinton in “…E ora parliamo di Kevin” (2011), la strada è stata tortuosa, il percorso insolito, ma Miller è stato impeccabile in ogni impegno preso (più o meno discutibile): l’abbiamo amato nei panni di Patrick, il fratello omosessuale di Emma Watson in “Noi siamo infinito” (2012), l’abbiamo riconosciuto come l’unica ragione per resistere fino alla fine di “Justice League” (2017), l’abbiamo temuto negli abiti consunti di Credence Barebone in “Animali Fantastici e dove trovarli” (2016) e nel seguito “I Crimini di Grindelwald” (2018). Come se non bastasse, il giovane attore sembra cavarsela egregiamente anche in campo musicale: nel 2015 ha fondato con gli amici di infanzia – Josh Aubin e Lilah Larson – la band Sons of an Illustrious Father, da dicembre in tour in giro per l’Europa. Ora siamo curiosi di rivederlo indossare la tutina aderente di Flash nel film dedicato al supereroe in uscita nel 2021. Auguriamoci che il versatile Ezra non finisca mai di sorprenderci.
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Rising Star – Mackenzie Foy
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Mackenzie Foy, 17. La giovane losangelina debutta sul grande schermo a soli 11 anni nei panni di Renesmee Cullen, la vampirella figlia di Bella e Edward nell’ultimo capitolo della saga di Twilight, “Breaking Dawn” (2012). Due anni dopo, nel 2014, Christopher Nolan la accoglie nella famiglia di “Interstellar”, regalandole un biglietto di sola andata per Hollywood: la piccola Foy interpreta magistralmente il difficile ruolo della figlia intelligente e testarda di Matthew McConaughey che, insieme al fratello (Timothée Chalamet), si ritrova ad affrontare le sconvolgenti conseguenze della partenza del padre nello spazio.
Ma è il 2018 il suo anno: Mackenzie si trasforma nell’ultimissima principessa della Disney, indossando i fiabeschi abiti di Clara, protagonista de “Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni”. Per questo ruolo ha imparato a parlare con accento inglese, a camminare con il portamento delle dame vittoriane, a danzare in pomposi e preziosi abiti da sera, misurandosi con veterane del calibro di Keira Nightley ed Helen Mirren e sfoggiando una performance all’altezza della loro maestria. Non ci resta che attendere e scoprire cosa questa enfant prodige ha in serbo per noi!
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Rising Star – Kiernan Shipka
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Kieran Shipka, 19. In molti l’avranno vista crescere in “Mad Men” (2007-2015) – come recita la sua bio di Twitter – nei panni della figlia di Jon Hamm, grazie ai quali ha conquistato, a soli 12 anni, due Screen Actors Guild Award; in pochi l’avranno vista nel flop di Andrew Droz Palermo “One&Two” (2015), un dramma soprannaturale in cui Shipka, nonostante il debole intreccio, si distingue per la sua coinvolgente interpretazione, recitando il ruolo di una ragazzina ribelle nata col dono del teletrasporto e vittima di violenza domestica.
Nel 2018, Kiernan fa un ingresso trionfale nella piattaforma Netflix con la sua prima esperienza da protagonista in “Le terrificanti avventure di Sabrina”. Sebbene il reboot di “Sabrina Vita da Strega” si sia rivelato tutto fuorché un prodotto all’altezza delle aspettative dei più – con un’atmosfera molto più gotica e dark, radicalmente diversa dal materiale originale (il fumetto prodotto da Archie Comics e la serie tv degli anni ’90) – Shipka è un portento nel preparare pozioni, lottare contro Satana e proteggere il fidanzato mortale dai pericoli del mondo della magia nera. Speriamo che la prevista seconda stagione si riveli all’altezza della bravura della sua protagonista.
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Rising Star – Lucas Hedges
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Lucas Hedges, 22. Degno figlio di suo padre – il regista e sceneggiatore Peter Hedges (“Buon Compleanno Mr. Grape”, “About a Boy”) – Lucas ha cominciato la sua carriera con una brillante interpretazione in “Moonrise Kingdom” (2012) di Wes Anderson, per poi guadagnare sempre più visibilità fino al punto ad oggi più alto della sua crescita artistica: la candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista in “Manchester by the sea” (2017). Di lì, Lucas è partito verso un futuro che si prospetta tra i più rigogliosi del decennio: passando per “Lady Bird” e “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” (2017), in cui recita ruoli secondari, lo rivediamo nei panni del protagonista in “Boy Erased” di Joel Edgerton e del co-protagonista in “Ben is Back” di Peter Hedges e in “Mid-90s” di Jonah Hill (tutti e tre in uscita nei prossimi mesi). Un’agenda fittissima, quella di Lucas, e piena di prodotti promettenti, un paio dei quali quasi certamente in corsa per una o più statuette quest’anno. Ci aspettiamo grandi cose.
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Rising Star – Eliza Scanlen
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Eliza Scanlen, 19. Da sorella di Amy Adams a sorella di Emma Watson e Saoirse Ronan il passo è breve, o meglio, lo è stato per la giovane attrice australiana che dal Missouri insanguinato di “Sharp Objects” (la miniserie HBO diretta da Jean-Marc Vallée) ritroviamo catapultata nel Massachussetts durante la Guerra di Secessione di “Little Women”. Greta Gerwig ha scelto il suo straordinario talento per completare il cerchio del magico cast del riadattamento (in uscita il prossimo 25 dicembre) del famoso romanzo di Louisa May Alcott, e l’ha sicuramente vista lunga: Eliza è un talento versatile, in via di sviluppo, con un promettente futuro davanti. Il processo è appena iniziato e siamo in attesa di vedere come proseguirà.
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Rising Star – Florence Pugh
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Florence Pugh, 22. La giovane inglese classe ’96 esordisce sul grande schermo nel 2016 con “Lady Macbeth”, in cui recita il ruolo della protagonista, dando vita ad una gotica e magnetica Kathrine che regala al film due candidature ai BAFTA. Un inizio col botto che due anni dopo fa guadagnare a Florence la parte della coraggiosa moglie del re di Scozia (Chris Pine) in “Outlaw King”, presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival e attualmente disponibile su Netflix.
Appena uscita nel Regno Unito e negli Stati Uniti – e attesissima nel resto del mondo – la miniserie targata BBC “The Little Drummer Girl”, adattamento del romanzo di John Le Carré, in cui Florence ricopre uno dei ruoli principali al fianco di Alexander Skarsgård e Michael Shannon. Fino ad ora, una cosa è certa: Miss Pugh sembra gradire i travestimenti. La vedremo presto, infatti, indossare i panni ottocenteschi di Amy March in “Little Women” di Greta Gerwig. Con la sua “strana voce bassa e risata disorientante” (cit. @Florence_Pugh), Florence è un uragano di talento e intraprendenza, una prova che Hollywood sta cambiando in meglio e il cambiamento è nelle mani delle giovani generazioni, promettenti come non se ne vedono da tempo.
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Rising Star – Nicholas Hoult
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Nicholas Hoult, 28. Noto per lo più come il bambino disadattato di “About a boy”(2002), l’adolescente scapestrato di “Skins”(2007-2013) o, nel peggiore dei casi, l’ex fiamma di Jennifer Lawrence, il bell’inglesino sembra essere diventato un uomo. Forse sottovalutata la sua straordinaria performance in “A Single Man” di Tom Ford (2009), in cui recita il ruolo del pupillo (e amante) di Colin Firth, Nicholas acquista, però, fama internazionale nel 2011, quando entra a far parte del cast di “X-Men – L’inizio” nel ruolo di Hank McCoy alias Bestia, il mutante dal pelo blu e i piedi prensili, costume che indosserà ancora nei tre sequel (“Giorni di un futuro passato”, “Apocalisse” e l’ultimo, la cui uscita è prevista nel 2019, “Dark Phoenix”). Tra una mutazione e l’altra, vediamo Nicholas entrare e uscire dai ruoli più disparati: R, lo zombie dal grande cuore di “Warm Bodies”(2013), Jack (del fagiolo magico) ne “Il cacciatore di giganti”(2013), il guerriero Nux in “Mad Max: Fury Road”(2015), il poligamo Martin in “Newness”(2017).
Nel 2018, lo vediamo finalmente splendere in un ruolo degno del suo presente, ma non poi così sfruttato talento: l’astuto e ricattatore Lord Robert Harley, completo di parrucca e merletti ottocenteschi, in “La Favorita” di Yorgos Lanthimos. Brillante, dotato e versatile, ci aspettiamo di veder proseguire il figlioccio di Hugh Grant lungo un percorso degno del suo promettente talento.