Una rivoluzione ha solitamente bisogno di determinati fattori per avere successo: una volontà condivisa, l’urgenza di risolvere un problema/situazione, il desiderio di innalzare la propria voce e di parlare per la maggioranza, il carisma, l’impegno, un pizzico di fortuna e… Una serie di persone che vengono riconosciute come portatrici di un messaggio, un ideale, una speranza e che, grazie alle loro capacità, attraggono nuovi membri alla loro causa affinché il cambiamento sia reale.
Ora, se dovessimo circoscrivere questo discorso alla moda sostenibile, si potrebbe parlare anche qui di icone del cambiamento? Assolutamente e fortunatamente sì. Negli ultimi anni infatti, grazie soprattutto a mezzi come i social media, delle vere e proprie paladine del cambiamento nella moda a favore della sostenibilità si sono fatte avanti e, con i loro ideali e azioni concrete, stanno contribuendo a smuovere questo settore.
E se parliamo di rivoluzione sostenibile, chi sono dunque le voci e i volti del cambiamento contemporaneo, quelle donne che potrebbero essere rappresentate nei panni della Libertà nel dipinto de “La Libertà che guida il popolo” di Eugène Delacroix ai giorni nostri?
DESIGNER
Stella McCartney – Icone Contemporanee della Moda
Se pensiamo alla moda di lusso sostenibile, pensiamo immediatamente a Stella McCartney: figlia di quel Paul McCartney, da 20 anni propone solo collezioni sostenibili con il suo brand omonimo, ed è considerata oggigiorno come un esempio illustre della sostenibilità. Nel suo sito, si legge: “Siamo agenti del cambiamento. Sfidiamo e superiamo le barriere per creare prodotti di lusso che non compromettono il mondo di oggi e di domani”. La designer non utilizza né pelli né pellicce, spingendo invece per integrare materiali alternativi e tecnologie innovative nelle sue creazioni, il tutto nel nome di una moda circolare, che salvaguarda l’ambiente e i lavoratori coinvolti. Inoltre, per tenere traccia dell’impatto del brand sull’ambiente, Stella utilizza l’Environmental Profit and Loss (EP&L) dal 2012, e tutti i report pubblicati nel corso degli anni sono consultabili sul suo sito. Infine, la vincitrice del Global Voices Award per la moda sostenibile, ha recentemente realizzato un manifesto programmatico sulla moda sostenibile, in collaborazione con l’Onu, e ha lanciato la piattaforma Stella McCartney Cares Green per condividere ricerca e informazioni con le nuove generazioni, ispirando e promuovendo un cambiamento positivo non solo nella moda, ma in ogni ambito.
Vivienne Westwood – Icone Contemporanee della Moda
Stella McCartney è indubbiamente un esempio illustre del cambiamento contemporaneo, ma da ben prima di lei c’è stata, e c’è tuttora, una voce potente a sostegno della moda sostenibile: parliamo di Vivienne Westwood, che dagli anni ’70 ha contribuito a creare lo stile punk, irriverente, provocativo ma soprattutto sostenibile per cui è nota ancora oggi… Perché a quasi 80 anni non ha nessuna intenzione di fermarsi, anzi! Ispirandosi all’arte, alla cultura e ai movimenti di strada, Vivienne è in grado di dar vita a collezioni che sono dei veri e propri messaggi, sia politici che sociali: per lei, i vestiti sono dei mezzi di comunicazione attraverso i quali proclamare la salvaguardia del nostro pianeta e delle persone che lo abitano, affermando nella sua autobiografia che “La rivoluzione climatica è punk!”. Collabora con diverse associazioni umanitarie, utilizza solo materiali naturali e lavorati in modo da inquinare il meno possibile: tutti le dichiarazioni d’intenti del brand sono illustrate e tacciabili sul sito, nel tentativo di sensibilizzare i consumatori a “comprare meno, scegliere meglio e far durare più a lungo un capo”.
Gabriela Heart – Icone Contemporanee della Moda
Negli ultimi tempi, avrete sicuramente sentito parlare di lei: ha debuttato come nuova direttrice creativa di Chloé durante la Paris Fashion Week dello scorso febbraio e ha disegnato l’abito che la First Lady Jill Biden ha indossato per l’insediamento alla Casa Bianca, un completo bianco ricamato con cinquanta fiori che simboleggiano i cinquanta stati americani. Ma Gabriela Heart ha una lunga storia dietro di sé, una storia durante la quale la sostenibilità ha sempre giocato un ruolo chiave. L’amore per la natura nasce nel suo ranch in Uruguay dove ha vissuto fino ai 17 anni e che l’ha poi spinta a creare, nel 2015, il suo brand omonimo che si focalizza su indumenti artigianali realizzati con materiali green e tecnologici (come il tessuto anti radiazioni realizzato con telefoni cellulari, il lino creato con l’aloe e l’utilizzo di bioplastiche computabili per i suoi packaging) moderni e senza tempo, grazie a un impegno a 360 gradi che riguarda il riciclo dei materiali per le collezioni, l’imballaggio, il design eco-friendly delle boutique e le sfilate a zero emissioni, tutti elementi che ha già adottato, e che intende portare avanti, anche per Chloé. L’obiettivo della designer è quello di utilizzare l’80% di prodotti di scarto per le sue creazioni entro il 2023. Come se non bastasse, è anche coinvolta in diverse cause filantropiche, a cominciare da Save the Children: una vera e propria Wonder Woman del cambiamento!
ATTIVISTE
Orsola de Castro & Carry Somers – Icone Contemporanee della Moda
Il disastro del Rana Plaza, una fabbrica di vestiti per i brand occidentali crollata in Bangladesh nel 2013, ha sconvolto il mondo intero, rendendo più necessaria che mai la richiesta di un cambiamento nella moda e di salvaguardia per i lavoratori, sfruttati e sottopagati dalle grandi aziende che insabbiano le loro pratiche poco etiche e sostenibili. Dalle macerie di quell’edificio, è nata un’organizzazione che oggi è considerata il punto di riferimento per la moda sostenibile ed etica: parliamo di Fashion Revolution, fondata da Orsola de Castro e Carry Somers. L’organizzazione, oggi attiva in tutto il mondo e dedita alla condivisione di informazioni e notizie riguardanti la trasparenza nel settore (basti pensare alla campagna “Who Made my Clothes?”), vede le sue founder impegnate in prima linea per promuovere la sostenibilità e i diritti dei lavoratori; Carry, stilista, imprenditrice e attivista, sfrutta la sua esperienza decennale nell’ambito per educare professionisti e appassionati ad un cambiamento positivo e responsabile, mentre Orsola, fonder di “From Somewhere”, brand pioniere dell’upcycling, è a sua volta relatrice e mentore anche per enti esterni della sostenibilità, sempre seguendo il motto dell’organizzazione: “Siate curiosi. Ricercate le informazioni. E agite”.
Céline Semaan – Icone Contemporanee della Moda
Designer, attivista, autrice (tra le altre riviste con cui collabora, ci sono New York Mag ed Elle), ma soprattutto founder di Slow Factory Foundation, un’associazione che dal 2013 si occupa di promuovere la moda etica e sostenibile attraverso seminari educativi, workshop di design e iniziative comunitarie, avente come partner sia brand che organizzazioni non-profit e istituti accademici. Céline è la mente e il volto di questo cambiamento, ma non solo: è anche founder di Study Hall, un hub per la condivisione di idee sulla sostenibilità nella moda che coinvolge diverse culture e parte del comitato consultivo del progetto One x One, voluto da Swarovski e da Slow Faction Foundation con il sostegno dell’Ufficio delle Nazioni Unite per le Partnership, che promuove il design sostenibile. “Spero in un mondo dove tutte le attività umane si svolgano nel pieno rispetto del pianeta e delle persone, e lo faccio collaborando con dei brand che condividono la mia visione e il mio impegno per un impatto sociale, ambientale ed economico positivo”. E noi non possiamo che sperare insieme a lei!
Emma Watson – Icone Contemporanee della Moda
Chi si ricorda ancora gli abiti indossati dall’attrice per il press tour de “La Bella e la Bestia” nel 2017 e ai quali era dedicato anche un account su Instagram? Io li ricordo benissimo, e ancor di più ricordo la mia ammirazione versa Emma Watson (come se non avessi già a sufficienza essendo un membro della “generazione Harry Potter”) che aveva scelto di indossare solo abiti ottenuti in maniera sostenibili o riciclati per i suoi impegni pubblici, condividendo i dettagli della produzione e i nomi degli artigiani, lanciando un forte messaggio ai suoi numerosi fan: bellezza e sostenibilità vanno di pari passo e, anzi, quest’ultimo dona alla prima un valore aggiunto. Dopo essere stata volto dell’app Good on You, Emma Watson è ora parte del comitato per la sostenibilità del gruppo Kering, che supervisiona l’impatto ambientale dei brand del gruppo tra cui Gucci, Alexander McQueen, Saint Laurent e Bottega Veneta.
LE VOCI DEI SOCIAL
Camilla Mendini – Icone Contemporanee della Moda
Dall’Italia a New York fino alla Florida: Camilla è una youtuber, blogger, attivista, designer del brand Amorilla e content creator che utilizza la creatività a supporto della sostenibilità, condividendo sui social consigli, trucchi e informazioni a riguardo, promuovendo uno stile di vita sostenibile e minimal, a cominciare proprio dall’abbigliamento e promuovendo brand e prodotti che condividono la sua stessa filosofia etica, positiva e trasparente. Proprio grazie a questi valori, e ai numerosi approfondimenti che si rivolgono anche ad un pubblico che non ha molta esperienza con questi temi, ha instaurato nel tempo una forte connessione con la sua community fino ad essere nominata Top Green Influencer nel 2019. La seguite, vero?
Sofia Sanchez de Betak – Icone Contemporanee della Moda
C’è chi la riconosce come presenza fissa alle sfilate di tutto il mondo, chi tramite il suo brand Chufy, che unisce la sua passione per i viaggi alla volontà di proporre abiti sostenibili e creativi, e chi tramite Instagram: quel che è certo, è che Sofia Sanchez de Betak è una personalità influente del settore che, con le sue idee e creazioni, sta contribuendo ad aprire un dialogo intorno alla sostenibilità nella moda. Restando in tema Chufy, il suo brand usa l’80% di fibre naturali e ricava i tessuti dagli stessi luoghi in cui vengono poi prodotti gli abiti, le stampe sono realizzate in modo digitale per evitare lo spreco d’acqua e tutti i loro capi sono controllati e tracciati, con la volontà di ridurre gli sprechi al minimo e di comunicare ai consumatori con trasparenza ogni aspetto del processo di produzione. Ah già, è anche ambasciatrice della linea sostenibile di Mango. Seguite anche lei?
Venetia la Manna – Icone Contemporanee della Moda
Restando in ambito “profili da seguire su Instagram”, non può mancare Venetia: la co-founder di Rember Who Made Them, una realtà che si occupa di supportare i lavoratori della filiera produttiva nel mondo della moda, è anche responsabile del podcast Talking Tastebuds, che si occupa di approfondimenti sul tema della sostenibilità a 360 gradi. Inoltre, è l’unica Sustainability Ambassador di The Body Shop e scrive per The Independent, Eco-Age e The Glossary. Il suo profilo Instagram è una vera e propria fonte d’ispirazione e d’informazione sulla moda sostenibile da non perdere, anche e soprattutto se ci si vuole approcciare al tema per la prima volta.
Aja Barber – Icone Contemporanee della Moda
Dire che Aja Barber è un’icona della moda sostenibile è riduttivo: la scrittrice (anche per Eco-Age, The Guardian e CNN tra gli altri), stylist, consulente e speaker ha dato vita a una carriera che vuole abbattere i pregiudizi dovuti a privilegio, razzismo, colonialismo e disparità di genere con l’obiettivo di dar vita a una moda, e a una società soprattutto, che rispettano completamente il pianeta e i suoi abitanti. Sul suo profilo Instagram condivide la maggior parte dei suoi scritti e pensieri per rendere i suoi follower veramente consapevoli della situazione attuale dell’industria e su quali cambiamenti si possano adottare anche solo nel nostro piccolo. Perché, come ha detto lei stessa, “Quando le persone sentono di poter cambiare le cose, si sentono potenti. E quando ci sentiamo potenti, facciamo cose che non avremmo mai pensato di poter fare. Voglio ispirare ogni persona a trovare il loro potere, perché quando questo succede, possiamo smuovere le montagne”.