“Bridgerton” è la serie che ha unito il genere del romanzo rosa a quello di prodotti come “Gossip Girl” regalandoci una rilettura dei libri di Julia Quinn in chiave più sbarazzina e colorata, che ha conquistato il pubblico in tutto il mondo.
L’epoca Regency, che va dal periodo di inizio ‘800 fino agli anni ’30 dello stesso, costituì un momento di grandi cambiamenti sociali, politici e di costume (non dimentichiamoci che fu proprio in questo periodo infatti che nacquero le riviste di moda). I personaggi che ne furono protagonisti vanno da Napoleone, Jane Austen, Sir Walter Scott fino a Mary Shelley. La società inizia a cambiare e, il ceto medio borghese si fa sempre più spazio tra l’alta società e nell’arte mentre, con l’ascesa di Napoleone, lo stile predominante diventa quello impero, in un moto di nostalgia e ammirazione verso i grandi fasti dell’antica Roma.
Il ruolo della donna, come ci mostra la serie di “Bridgerton”, era quello innanzitutto di essere una perfetta moglie e madre e, in particolare, per le ragazze dell’alta società nobiliare, era normale e necessaria un’educazione per compiere questo ruolo perfettamente fin dalla prima infanzia.
La Moda Regency in “Bridgerton”
Ma com’era davvero la moda Regency?
l grande fulcro della società era il movimento dandista, creato, a sua insaputa, da Lord Brummell, il quale amava tutto ciò che riguardava lo stile e l’abbigliamento; in questi anni, la cura per il modo di vestire e l’estetica divennero, più che in passato, un punto chiave per l’alta società.
La costumista della serie Ellen Mirojnick, ha affermato che si è ispirata solo in parte all’epoca storica di riferimento; questo perché i look dei protagonisti e protagoniste dovevano aderire anche ai canoni moderni. In particolare è stata “aiutata” dalla collezione del 1947 “New Look”, di Christian Dior. Un enorme lavoro di stile e tecnica; basti pensare che ogni famiglia presenta un colore proprio caratteristico: abbiamo l’azzurro, il blu e l’argento per i Bridgerton, famiglia dell’alta società tradizionale, a differenza dei Featherington, i quali presentano colori molto accessi, sui toni del giallo, verde e arancione. Uno stile unico che rende la serie, i costumi e i personaggi immediatamente riconoscibili nel panorama delle serie tv.
La Moda Regency in “Bridgerton”
Gli abiti a impero e la palette cromatica
Gli abiti che vediamo nella serie vengono definiti “abiti a impero”: con scolli, a volte profondi, quadrati, maniche corte e un punta vita altissimo, appena sotto al seno, delineavano quella che viene definita figura a colonna. Anche se, ben presto, queste caratteristiche furono “mitigate”: in particolare le maniche si allungarono, prima introducendo la forma a palloncino, per poi allungarsi fino al polso e le scollature vennero accompagnate da una camicetta che si indossava sotto l’abito, a collo alto; queste modifiche le possiamo vedere nelle figure più giovani della famiglia Bridgerton, Francesca e Hyacynt e molte volte su Eloise prima del debutto della seconda stagione. Il colore per eccellenza delle dame era il bianco ma venivano usate anche tutte quelle tinte pastello che vediamo ad esempio negli abiti di Dapne, come rosa, azzurro e lilla, mentre i colori più “scuri”, venivano usati dalle dame già sposate o di una certa età; è una scelta interessante quella di far indossare proprio questi colori alla figura di Kate, che nella seconda stagione, nonostante non sia sposata, si pone in maniera indipendente e più “adulta”. I colori si facevano poi più estrosi di sera, in occasioni quali cene, ricevimenti e balli.
La Moda Regency in “Bridgerton”
Il diamante della stagione
Il giorno del debutto, e in particolare il periodo in cui una giovane donna entrava a far parte della società per cercare marito, è un’altra rappresentazione veritiera dei primi dell’800 che vediamo nella serie. Durante il debutto, gli abiti delle ragazze erano bianchi e le acconciature, abbandonate le parrucche del ‘700, prevedevano capelli raccolti in alti chignon con riccioli che cadevano ai lati del viso, adornati da piume vistosi quali quelle di struzzo, fagiano e uccello del paradiso.
Chi poteva permetterselo si comprava un intero guardaroba nuovo, sopratutto in lino e cotone. Per la stagione del debutto, gli abiti erano ovviamente cuciti da abili sarte e dovevano essere diversi da quelli di tutte le altre; non mancavano poi gli accessori, tutti scrupolosamente coordinati all’abito. Una chicca divertente e storicamente accurata che la serie inserisce, sono quelle piccole pochette che, durante i balli, le protagoniste tengono al polso; in realtà si tratta di piccoli quaderni, dove le dame annotavano i nomi degli uomini più interessanti con cui avevano ballato o parlato. Questo rinnovo del guardaroba riguardava, anche se in misura minore, gli uomini, che facevano riadattare gli abiti alle nuove mode e compravano anelli, tube e bastoni da passeggio. I colori predominanti ero quelli scuri, dal blu al nero, di certo non il rosso del Duca di Hestings, ma come sappiamo la serie si è presa diverse licenze poetiche sul periodo rappresentanto.
Un’altro momento importantissimo era il matrimonio. Quando ci si sposava, si utilizzava un abito che poi le dame avrebbero indossato poi in altre occasioni: sarebbe stato impensabile infatti avere un abito adibito ad uso esclusivo del matrimonio; inoltre gli abiti da festa erano già più decorati dei nostri abiti da sposa moderni. Le scarpe erano di raso bianco e i capelli raccolti potevano essere coperti da una cuffietta ma anche da piccoli diademi e un velo, che pero non copriva il volto. Gli uomini usavano degli abiti eleganti, come quelli utilizzati nelle serate importanti, che si distinguevano da quelli più comodi utilizzati tutti i giorni.
Una piccola curiosità: finale molte volte vediamo Eloise indossare una sorta di giacchettino corto sopra gli abiti, un suo tratto distintivo, che le conferisce una certa personalità indipendente; ebbene, quel giacchettino esisteva veramente in epoca Regency, ed era noto come Spencer.