1. CREDI NELLA TUA STELLA
Si potrebbe proprio dire che la Maison Dior sia nata grazie ad una fortunata stella.
Un giorno, mentre Christian Dior stava camminando tra le vie di Parigi, pensieroso ed incerto sul suo fato, inciampò su di un piccolo oggetto che, secondo i suoi racconti, gli sussurrò il futuro: si trattava di una piccola stella.
Per lui, quella piccola stella, che ancora oggi viene conservata con cura, sembrò un segno del destino: avrebbe scritto il suo nome nel firmamento dell’haute couture.
E così, poco dopo, fondò la Maison Christian Dior.
2. 12 FEBBRAIO 1947, ORE 10:30
Questa data segna l’inizio di una nuova era nella storia della moda: per la prima volta sfilavano a Parigi gli abiti Christian Dior con la collezione Corolle.
Rivoluzionò così lo stile della donna, accentuandone le forme con il famoso Tailleur Bar. E, per la prima volta, si sentì parlare di “New Look“, termine che ancora oggi contraddistingue gli abiti della Maison.
3. IL NUMERO FORTUNATO
Monsieur Dior era un uomo molto, molto superstizioso, l’otto era il suo numero preferito ed una sorta di portafortuna al quale era legato. A quel tempo la Maison Dior si trovava in Avenue Montaigne nell’ottavo arrondissement (distretto), possedeva in totale otto atelier e il New Look per lui rappresentava il corpo della donna attraverso il numero 8: una sottile silhouette, un seno pronunciato, una vita stretta e fianchi tondeggianti.
4.FIORI, FIORI…ED ANCORA FIORI!
Vi abbiamo detto che Christian Dior amava i fiori? Oh si, li amava, anzi, li amava moltissimo. Questo suo amore sbocciò quando era solo un bambino: passava le sue estati nella bellissima villa anglo-romana del diciannovesimo secolo, “Les Rhumbs“, ora diventata il suo Museo. Qui era circondato da bellissimi fiori e una grande varietà di piante che studiò con dedizione e passione.
Durante un’intervista ha persino paragonato il corpo della donna ad un fiore.
E pensate che, per l’occasione della prima sfilata, Christian Dior ha personalmente inserito, nell’orlo di ogni abito, un piccolo mughetto, il suo fiore preferito e portafortuna.
L’amore per i fiori è stato poi ripreso e reso protagonista di molte collezioni degli scorsi anni.
5.DIOR E LE SUE MUSE
Tanti i giornalisti di moda del tempo che furono subito affascinati da Monsieur Dior e dai suoi abiti: scrissero di un uomo che, con la sua grande visione, stava ridisegnando il corpo della donna in qualcosa di completamente diverso, moderno ma d’innata eleganza.
Le notizie raggiunsero chiunque, ed incantarono personalità di rilievo come: Marlene Dietrich, Elizabeth Taylor, Grace Kelly, Ingrid Bergman, Brigitte Bardot, Marilyn Monroe. L’ammirazione e stima erano reciproci e così diventarono loro stesse ispirazione per lo stilista.
Ad oggi le muse della Maison sono anch’esse donne affascinanti, di una bellezza fuori dal comune e che si distinguono per l’eleganza e particolarità dei loro lineamenti. Stiamo parlando delle attrici vincitrici dell’Oscar: Natalie Portman, Marion Cotillard e Jennifer Lawrence.
Ultima testimonial del Brand l’incantevole attrice Emilia Clarke, anche lei nota per essere tra le più affascinanti dello star system.
Qui sotto alcuni scatti, ideati dal geniale fotografo Patrick Demarchelier per la nuova collezione di gioielli Rose des vents.
6.OGGI E PER SEMPRE
Nel 2012 Raf Simons diventa direttore artistico e il suo enorme successo risiede nel fatto che riuscì a mescolare e reintrodurre elementi come il Tailleur Bar e l’amore per i fiori, integrandoli con nuovi tessuti e splendide forme moderne.
Sfortunatamente, nell’ottobre del 2015, Raf Simons lascia Dior e, da quel momento i designer Lucie Meier e Serge Ruffieux lo sostituiscono.
E questa è l’ultima collezione di successo presentata a Parigi lo scorso febbraio 2016, in cui si vede come i designers sono riusciti ad integrare colori, fiori decorativi e forme, seguendo il flusso creativo di Raf Simons.
Credits Images: Dior, Vogue, Getty Images, DiorMag, Patrick Demarchelier