Lo si vede dal suo lavoro, dal suo portfolio o dal suo profilo Instagram: Assia è una donna piena di passione e che ha fatto di questa la sua vita.
Il makeup come espressione, il colore come essenza, la creatività come respiro.
Noi non vedevamo l’ora di conoscerla, di sapere come le piace giocare con i colori e, soprattutto, di sapere tutto sul suo famoso eyeliner. Makeup artist da tempo, ci ha parlato in maniera aperta e sincera di body positivity, di cosa significa per lei essere a proprio agio con la sua pelle e come dovrebbe evolversi il mondo del beauty.
Tra un consiglio (al quale non avevamo ancora pensato), tinte labbra sugli occhi e i must have nel suo kit, Assia (o Donna Assunta) non poteva che essere la nostra Beauty Cover Story di Settembre.
Qual è il tuo primo ricordo legato al mondo del beauty?
Il mio primissimo ricordo legato al mondo del beauty, risale all’infanzia e a mia madre riflessa allo specchio intenta a truccarsi prima di uscire. Il mio amore per il makeup e per la cura della persona in generale lo devo a lei, che da sempre mi ha insegnato a prendermi cura di me stessa e della mia immagine. Mia madre è sempre stata l’immagine della donna super curata, occhi con bordatura scura, rossetti in vari colori, sempre; e unghie perfette con lo smalto rosso mai sbeccato.
Qual è il primo prodotto che tocca la tua pelle la mattina?
Il detergente viso, ne ho provati una miriade, amo sentire la pelle fresca e idratata dopo la detersione, il mio preferito è il Calendula Deep Cleansing Foaming di Kiehl’s, strucca e pulisce la pelle dalle impurità, l’azione calmante della calendula sfiamma e idrata il viso. LO AMO!
“Il mio amore per il makeup e per la cura della persona in generale lo devo a mia madre, che da sempre mi ha insegnato a prendermi cura di me stessa e della mia immagine”.
Che cosa ti fa rimanere a letto?
Una dolce compagnia.
Cosa invece ti fa alzare?
I call time lavorativi, che molto spesso sono all’alba, ma amo talmente tanto il mio lavoro che non mi pesa assolutamente svegliarmi anche alle 5 del mattino per raggiungere il set.
Qual è stata la tua prima ossessione beauty?
Gli EYELINER, credo che siano da sempre la mia ossessione, ne ho provati di tutti i tipi e di ogni budget, non riesco a frenare la voglia di conoscerne sempre di nuovi, credo che la mia oltre ad essere un ossessione è uno studio, io non smetto mai di provare nuove punte, nuovi pennelli e nuove texture degli eyeliner, oltre che per il fatto che credo che mi stiano molto bene, cerco di avere molta conoscenza a riguardo perché credo che per ogni occhio e tipo di manualità esista il prodotto perfetto.
“Credo che la mia oltre ad essere un ossessione è uno studio, io non smetto mai di provare nuove punte, nuovi pennelli e nuove texture degli eyeliner”.
I tuoi makeup sono pazzeschi, e tu ti definisci una “creative beauty mind”. Come decidi che look fare? Segui un processo? O ti fai ispirare dal momento o da un prodotto in particolare?
Ti ringrazio per il complimento, ma a questa domanda posso dare molteplici risposte, perché in base all’utenza con cui ho a che fare, ho un metodo di realizzazione del look molto diverso e personale.
Tutte le volte che trucco me stessa, non penso mai a ciò che faccio, cerco di lasciarmi andare senza avere riferimenti in particolare, a meno che io non voglia provare e dare la mia versione di qualche look iconico, sfoggiato da personaggi famosi, oppure che abbiano riferimenti storici specifici. È un momento di totale sfogo della mia creatività.
Nel caso in cui dovessi creare un look, per un servizio fotografico, amo la condivisione delle idee con il team creativo. Mi piace particolarmente sviluppare moodboards makeup/hair e proporli al team, lo scambio di idee tra me, fotografi, registi, stylist e hair stylist è il primo step che mi conduce a ricercare le migliori reference per le proposte look.
Qual è il tuo rapporto con il colore?
Il colore mi tiene in vita, io vivo la vita a colori, non sono per il “è bianco o è nero” la vita è piena di sfumature, potrei dare un colore a tutto, ai sentimenti, alle persone, ai luoghi.
Il colore per me è sempre una nuova scoperta, il colore per me è scienza e stupore.
Il colore per me è un’emozione continua.
La tua texture preferita quando si parla di makeup.
Non credo di avere una texture preferita, credo che tutte le texture makeup siano le mie preferite, ce ne sono così tante e con molteplici effetti che proprio non saprei dare un’unica preferenza. Sono un amante delle basi super glow, ma allo stesso tempo amo le basi matte e le pelli porcellanate, sono un amante del makeup a 360 gradi.
Hai molti tatuaggi tra cui uno “Passione”. Per te il makeup è questo?
La passione è il primo ingrediente utile per compiere grandi cose, il makeup per me è passione, si, una passione fortissima e incontrollabile, è un sentimento di pancia, è come l’amore. Per me che sono una donna con una personalità travolgente e passionale, non potrei vivere alcun tipo di rapporto senza la passione, per questo me lo sono tatuato.
Ci hai detto che ti piace giocare con i prodotti makeup utilizzandoli anche in modi che non sono necessariamente quelli per cui sono stati creati: qual è stato “l’esperimento” più pazzo che tu abbia mai fatto?
Ne ho fatte svariate di pazzie sui set, e anche su di me. In particolare, una volta che ho scattato un editoriale ideato in occasione del memoriale dello sbarco sulla luna, in collaborazione con l’archivio storico di Giorgio Armani, ho dovuto creare degli effetti abbastanza “spaziali” per i modelli che avrei dovuto truccare,
Sono riuscita a preparare un composto per il corpo che regalava un effetto pelle “lunare” (tipo Edward Cullen di “Twilight” quando si esponeva al sole) con un accurato mix di oli e pigmenti tritati in vari tagli: ho cosparso il corpo dei modelli, e fui davvero soddisfatta del risultato raggiunto, la pelle sembrava cristallizzata.
Per lo stesso set, ho anche dovuto anche creare una glassatura luccicante, fatta con il miele, da far colare sulle teste dei modelli. Lì era davvero importante avere la texture meno liquida possibile, la ricerca del materiale è stata fondamentale in quel caso.
“La passione è il primo ingrediente utile per compiere grandi cose”.
In che modo ti prendi cura di te stessa? Sui social parli spesso di prendersi cura di sé stessi e di body positivity.
Da sempre mi prendo cura di me stessa ritagliando dei momenti molto lunghi per le mie routine estetiche nel mio tempio del benessere, “IL BAGNO DI CASA MIA“. È il mio posto preferito per prendermi cura del mio corpo, ascoltando musica, luci soffuse: mi coccolo con i trattamenti per la pelle e per i capelli.
Quando parlo di body positivity, non lo faccio con i soliti termini anticonformisti e femministi, non mi piace fare politica, semplicemente cerco di esprimere verso le mie immagini quella che dovrebbe essere una normale accettazione del proprio corpo e delle proprie diversità. Sono un’esteta, amante del bello, ma per me il bello non si limita al concetto di normalità imposto dai canoni estetici della nostra società, per me molte cose sono belle, anche quelli che chiamiamo difetti. Un naso aquilino, uno strabismo di venere, dei fianchi giunonici, un seno piccolo, sono spesso chiamati difetti estetici, per me sono particolarità di genere, il corpo umano è un’opera così interessante…
Cosa vuol dire per te sentirti a tuo agio con la tua pelle?
Questa è una domanda delicata, per me sentirsi a proprio agio nella propria pelle vuol dire imparare non solo a prendersene cura, perché la pelle è un organo e in quanto tale va trattata con rispetto, senza eccedere in trattamenti invasivi. Sentirsi a proprio agio nella propria pelle vuol dire anche accettazione, e mi rendo conto, da “pelle acneica”, che non molto spesso è facile accettare quel che non ti piace, lo specchio può essere un grande nemico dell’autostima, e se mettere del trucco in più può farti sentire a tuo agio, perchè no? Ognuno deve sentirsi libero di esporsi come meglio crede.
Spesso ho vissuto il desiderio della pelle perfetta, poi con il tempo ho imparato ad accettare la mia faccia per quello che è, ma l’accettazione è un percorso personale lungo e anche difficile, ci vuole forza di volontà, tanta. Poi ho scelto di consultare dermatologi esperti che mi stanno aiutando ad alleviare i miei inestetismi cutanei, credo molto nella skincare perché è il mio lavoro ed è in primis una passione, ma credo anche in figure più autorevoli come i dottori, che realmente possono curare la nostra pelle dove la skincare purtroppo non può.
“Sono un’esteta, amante del bello… per me molte cose sono belle, anche quelli che chiamiamo difetti”.
“Sentirsi a proprio agio nella propria pelle vuol dire anche accettazione… lo specchio può essere un grande nemico dell’autostima, e se mettere del trucco in più può farti sentire a tuo agio, perchè no?”.
Qual è il tuo prodotto sul comodino?
Balsamo labbra sempreeeeee!
Crema per il corpo preferita.
La crema corpo Ritual of Karma di Rituals.
Maschere per capelli. Sei una fan? Se sì, con cosa coccoli i tuoi capelli?
Si sono una fan dei trattamenti per capelli, la mia migliore amica è un hairstylist, in passato mi ha consigliato i prodotti Aveda e Davines. La mia maschera preferita è la Minu Hair Mask di Davines, per capelli decolorati, ha un profumo speziato non invadente, ed è un vero ristrutturante per il capello, uso anche lo shampoo della stessa linea. Utilizzo anche una crema protettrice di Aveda, la Damage Remedy Daily Hair Repair: mi aiuta un sacco a proteggere i capelli dal calore del phon/piastra, in più è ricca di vitamine, quindi mi ristruttura il capello.
La tua combinazione preferita di maschere per il viso?
Non amo combinare le maschere, perché dedico la stesura di prodotti unici a giorni alterni, se faccio maschere purificanti, poi uso creme e sieri per idratare, se uso maschere nutrienti e rimpolpanti, lo faccio generalmente alla sera prima di andare a letto. Le mie maschere preferite sono: la Turmeric & Cranberry Seed Energizing Radiance Masque di Kiehl’s, la Deep Cleansing di Omorovicza e la Phat Glow Facial di Olehenriksen.
La tua protezione solare di questa estate?
Per sempre La Roche Posay 50+ spray.
I prodotti makeup nella tua borsa? E invece i must have nel tuo kit?
Nella mia borsa non manca mai il mascara, l’ultimo che sto apprezzando tantissimo è il More di Wemakeup, fondotinta leggero per l’estate Nudissimo Glow di Diego dalla Palma e Cloud Paint di Glossier che uso su guance e labbra.
I prodotti must have del mio kit, ce ne sono tantissimi, e non riesco a fare a meno di nessuno (motivo per cui il mio kit da lavoro pesa tantissimo), per citarne qualcuno: il Secret Camouflage di Laura Mercier, il Face&Body Mac Cosmetics, la Pressed Powder di Charlotte Tilbury, il Touche Éclat di Ysl. Sono ossessionata dall‘impercettibiltà del makeup in fotografia, quindi mi avvalgo spesso di prodotti di altissima qualità.
L’ultimo prodotto a cui hai detto no e uno a cui hai detto si?
Ho detto di no a The Ordinary, nello specifico ad un contorno occhi alla caffeina, (The Caffeine Solution Eye Treatment) avevo un’aspettativa alta perché il brand mi piace molto, ma quel prodotto li mi ha totalmente deluso, creava quasi un film di prodotto sulla pelle che poi si spaccava creando delle palline vaganti sul contorno occhi, specie durante l’applicazione del correttore, un assoluto flop.
Un prodotto a cui ho detto si è il Soap Brow, che ormai uso da anni, ma devo dire che prima di usare questo prodotto per il fissaggio delle sopracciglia, ero davvero molto scettica, ora posso dire che è un must have del mio kit.
MUST-HAVE
Quali sono i tuoi brand makeup preferiti del momento? O quelli che ti ritrovi spesso ad usare?
I miei brand del cuore sono tanti e sono anche quelli che uso di più per me e per il mio lavoro: Charlotte Tibury, Laura Mercier, YSL Beauty, Marc Jacobs, Mac Cosmetics, Glossier e tantissimi altri.
In questo ultimo periodo abbiamo avuto molto tempo per pensare: se potessi inventare un prodotto makeup non ancora sul mercato, quale sarebbe?
A dire la verità non aggiungerei ulteriori prodotti/brand al mercato, perché credo che ormai di brand di makeup e skincare ne abbiamo davvero troppi. Ho lavorato per molti anni nel mondo del Retail Beauty Luxury e da parte della clientela ho sempre percepito un forte disorientamento nel capire quale prodotto scegliere, appunto perché c’è troppo da guardare, e l’esperienza d’acquisto, per un inesperto del settore, diventa davvero un momento stressante.
Il libro sul tuo comodino?
Non sono una lettrice molto costante, ma sto per incominciare “Le vostre zone erronee” di Wayne W. Dyer.
L’ultima cosa che ti ha fatto sorridere?
Mia nipote di un anno, ogni giorno mi fa sorridere, mi fa scoprire il mondo con i suoi occhi. È veramente buffa.
Il prodotto che è in cima della tua lista dei desideri?
Credo che tutta la gamma dei prodotti di Danessa Myricks siano nella mia wish list. Non ho ancora avuto modo di testarla, ma tra texture e pigmenti, mi entusiasma parecchio.
Ne hai troppi di?
Ombretti, credo di avere un numero illimitato di ombretti in molteplici texture.
Un epic fail beauty.
Le code dell’eye-liner fatte con lo stampino, non ricordo il nome del brand, ma avevano escogitato questa sorta di timbro, che disegnava la coda dell’eyeliner, con una serie di timbri intercambiabili da appoggiare direttamente nell’angolo dell’occhio. Un’eresia per una fissata come me.
“Credo di avere un numero illimitato di ombretti in molteplici texture”.
Cosa ti piacerebbe vedere sempre di più nel mondo del beauty in generale?
Dirti che mi piacerebbe vedere inclusività lo trovo scontato e ormai banale, anzi ti dirò, mi piacerebbe proprio non sentire più questo termine nel mondo beauty, la terminologia stessa delinea disuguaglianze e stereotipi di normalità che non dovrebbero esistere. Nel mondo del makeup mi piacerebbe vedere che un brand lanci 80 reference di fondotinta senza che nessuno parli di inclusività, perché è giusto che un brand soddisfi l’esigenza di tutte le skin tone, anche se è difficile e a tratti impossibile perché non esiste un pigmento che sia davvero uguale alla pelle umana. Il fondotinta è una materia artificiale, lo skin tone umano è natura ed è anche impossibile numerare tutte le tonalità di pelle presenti sul pianeta.
Mi piacerebbe anche vedere più meritocrazia nel mio settore, sarebbe bello che i brand si affidassero più spesso a veri esperti del settore persone che vivono e lavorano di questo da sempre. Con l’era del social, dei follower e dei numeri, ormai credo che si sia perso il valore delle figure specializzate, sarebbe bello vedere che i marchi valorizzassero le figure formate professionalmente, e non solo le influencers da milioni di followers.
Qual è la cosa più coraggiosa che tu abbia mai fatto?
Ho fatto tante cose coraggiose nella mia vita, ogni giorno mi sento coraggiosa nell’affermare me stessa come persona e come professionista, senza scendere a compromessi, rifiutando ciò che non mi piace e imparando a dire no.
Un’altra delle cose più coraggiose che ho fatto è stato viaggiare per l’isola di Zanzibar da sola, e lasciare un tempo indeterminato di una famosissima holding beauty per inseguire il sogno di essere un makeup artist freelance.
“Con l’era del social, dei follower e dei numeri, ormai credo che si sia perso il valore delle figure specializzate, sarebbe bello vedere che i marchi valorizzassero le figure formate professionalmente, e non solo le influencers da milioni di followers”.
Photos & Video by Johnny Carrano.
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