Che cos’è la fotografia se non un tramite di sensazioni, un’esternazione della propria sensibilità e un mezzo attraverso il quale comunicare e, soprattutto, emozionare? Osservando gli scatti di Francesca Battaglia ad esempio, si riesce proprio a percepire quel suo minimalismo elegante e delicato che trasmette una sensazione di purezza, leggerezza e, soprattutto, di bellezza che ci tocca sempre in modo nuovo, diverso e unico.
Ed è proprio la semplicità, quella più spontanea, che Francesca ricerca e valorizza nel suo lavoro, una semplicità che ritroviamo anche nella sua beauty routine, composta da prodotti versatili e di rapido utilizzo (su tutti, le creme idratanti, quelli dalle texture morbide e il correttore ABC di Espressoh). Tra il sperimentare prodotti multitasking e un film da guardare (possibilmente al mattino), Francesca ci ha dimostrato ancora una volta come la vera bellezza da ritrarre sia quella naturale. Ora e sempre.
Qual è il tuo primo ricordo legato al mondo del beauty?
A 7 anni ho iniziato a fare ginnastica ritmica a livello agonistico, partecipavo a molte gare e quindi mi truccavano sempre. Ricordo in particolare gli ombretti, il profumo della cipria e dei pennelli di mia madre.
Qual è il primo prodotto che tocca la tua pelle la mattina?
Il detergente viso! In questo periodo sto usando la mousse detergente di Caudalie della linea Vinoclean. La skincare è una delle mie cose preferite della mattina.
Che cosa ti fa rimanere a letto?
Il sonno, un sogno che vorrei continuare, la pioggia, un film (uno dei miei guilty pleasures è guardare i film la mattina).
Cosa invece ti fa alzare?
Il sole, una telefonata, il lavoro, la curiosità di iniziare un progetto nuovo.
Qual è stata la tua prima ossessione beauty?
Probabilmente il mascara, la prima cosa con cui ho iniziato a truccarmi intorno ai 13 anni. Mi piaceva moltissimo metterlo perché avendo le ciglia lunghe ma bionde mi faceva vedere diversa e sentire grande.
La tua texture preferita quando si parla di makeup?
Tutte le texture morbide che si possono applicare con le dita, le trovo più divertenti e semplici da applicare.
L’esperimento makeup più “pazzo” che tu abbia mai fatto?
Quando a 5 anni mi sono fatta disegnare sul viso il mascara con un pennarello, seguito dalla furia di mia madre.
Texture Morbide
Come fotografa, lavori molto anche nel mondo del beauty: come descriveresti l’estetica del tuo lavoro? E pensi che lavorare in questo mondo abbia anche in qualche modo influenzato il tuo modo di vedere il makeup, o viceversa?
Nel mio lavoro cerco la semplicità, cerco di catturare e raccontare la bellezza con delle immagini che trasmettano tranquillità, qualcosa di rassicurante, di intimo. Questo si trasmette anche nei miei scatti beauty, dove cerco naturalezza e spontaneità. Mi piace valorizzare la bellezza naturale e catturare l’unicità di un’espressione di un viso.
Non avevo mai esplorato veramente il mondo del make-up, ma ora mi affascina moltissimo. Quando mi trucco spesso faccio dei pasticci. Sicuramente sto imparando molte cose nuove e ora ho la curiosità di provare e osare un po’ di più.
Una vera scoperta è stata come poter usare un unico prodotto per adattarlo a diverse funzioni.
Il tuo più grande epic fail beauty.
Tutte le volte che decido di mettere l’eye-liner 5 minuti prima di dover uscire di casa, una lunga serie di epic fail.
“Cerco di catturare e raccontare la bellezza con delle immagini che trasmettano tranquillità, qualcosa di rassicurante, di intimo.”
Cosa vuol dire per te sentirti a tuo agio con la tua pelle?
È una cosa su cui sto ancora lavorando. Ho sofferto di acne per tanti anni e non riesco ancora a sentirmi veramente a mio agio quando sono senza trucco. Con il tempo ho imparato ad accettare la situazione e vedere sempre più esempi di skin positivity anche nella comunicazione dei brand mi sta aiutando piano piano ad eliminare questo taboo.
La prima cosa che mi aiuta a sentirmi a mio agio è prendermene cura con costanza.
In che modo ti prendi cura di te stessa?
Seguendo una skincare routine costante e idratando molto la pelle. Una volta mi annoiava, ma ho imparato che la pazienza porta i suoi frutti.
La tua combinazione preferita di maschere per il viso.
Una maschera miracolosa nei periodi di breakouts è la Lipo Skin Mask di Pharcos, che utilizzo una volta a settimana alternandola ad una maschera argillosa, di solito la Clear Skin di Alpha H o la Out of Trouble di Origins.
Qual è il tuo prodotto sul comodino?
La crema per le mani Resurrection Aromatique di Aesop, che sballo.
I prodotti beauty che troviamo nella tua borsa?
Al primo posto il correttore Abc di Espressoh, must have per un ritocchino al volo durante la giornata. Poi un burrocacao e la crema per le mani, di solito una di L’Occitane che entra in tutte le borse.
Quali sono i tuoi brand makeup preferiti del momento? O quelli che ti ritrovi più spesso ad usare?
Mi piace avere pochi prodotti semplici ma versatili e rapidi da usare. Per questo uno dei miei brand preferiti al momento è Espressoh che ha un approccio al make-up essenziale e minimalista, perfetto per me.
Il libro sul tuo comodino.
“The order of time” di Carlo Rovelli, un saggio sulla natura del tempo e della sua percezione umana, è un tema da cui sono abbastanza ossessionata.
Il prodotto che è al top della tua wishlist?
Il blush cloud paint di Glossier.
Ne hai troppi di…
Hard disk, ma in realtà non sono mai troppi ahah.
Qual è la tua routine per un relax totale?
Doccia, skincare, tisana, lenzuola pulite e 12 ore di sonno.
Il prodotto skincare di cui non puoi fare a meno?
Senza dubbio la crema idratante.
In questo ultimo anno abbiamo avuto molto tempo per pensare: se potessi inventare un prodotto makeup o skincare non ancora sul mercato, quale sarebbe?
Il sogno sarebbe una crema per l’acne che agisca istantaneamente e guarisca la pelle in poche ore, magari pure per sempre.
Il mondo del beauty si collega anche a quello della salute mentale. Quali sono quelle cose che vorresti cambiare?
Mi piacerebbe che sempre più brand adottassero una comunicazione più inclusiva, autentica e senza filtri, promuovendo la bellezza naturale.
Sei una grande appassionata di cinema. Quale film per te rappresenta “la bellezza” del cinema? (o più di uno)
Difficile fare una lista breve, provo con 5:
“In the mood for love” di Wong Kar Wai
“8 1/2” di Fellini
“La notte” di Antonioni
“Shining” di Kubrick
“Roma” di Cuaron
Nel tuo kit (da fotografa/filmmaker) cosa troviamo?
Dipende dal lavoro, ma oltre alla macchina fotografica porto sempre una vecchia macchinetta point and shoot digitale, super divertente da usare per qualche ripresa.
Sul set, mai senza…
Mascherina!
La cosa più coraggiosa che tu abbia mai fatto.
Lasciare Londra dopo l’università e ritrasferirmi in Italia.
Quand’è che ti senti più sicura di te?
Quando ho la sensazione di creare qualcosa di bello.