“Houston, abbiamo una nuova collezione di Vivetta!”
Non saremo l’Apollo 13 ma, grazie a Vivetta, siamo comunque sbarcati su un nuovo pianeta, fatto di colori sgargianti, dettagli preziosi e dettagli retrò. O forse, siamo ancora sulla Terra? Benvenuti in un mondo, quello della collezione S/S22 del brand, dove la creatività è un concetto da scoprire e da riscoprire.
La designer Vivetta Ponti, ancora una volta, ci trasporta in una dimensione extra-realtà e, questa volta, anche extra-terrestre con la sua ultima collezione: per presentarci la sua nuova visione, ci siamo ritrovati ad Agorà Milano – Lo stadio del ghiaccio, dove ad indossare i capi sono delle giovani pattinatrici che, volteggiando sulla pista, enfatizzano tutti i dettagli e le peculiarità degli abiti, creando un’atmosfera unica. Una scelta di location espressamente voluta da Vivetta, con la quale abbiamo ci siamo rivisti dopo lo scorso febbraio per scoprire il moodboard e le caratteristiche della collezione:
“L’ambientazione richiama il paesaggio lunare, è un po’ surreale”.
E, collegandoci al richiamo alla Luna, ci immergiamo tra le ispirazioni dietro agli abiti e accessori, mentre la designer ci mostra uno ad uno i capi disposti sulle relle e pronti per essere indossati dalle pattinatrici: “Sono partita dal mood Barbarella, dal periodo della space-age che esplose negli anni ’60”. Come la Jane Fonda del film del 1989 dunque, esploriamo delle stampe geometriche sgargianti, che fanno del motivo a pois di dimensioni diversi il filo conduttore, richiamato anche dalle grandi pailettes in plastica riciclata, a sottolineare l’impegno del brand nell’utilizzare quando possibile tessuti e materiali riciclati.
Ad attrarre l’attenzione sono poi dei capi speciali che Vivetta indica come dei “capi gioielleria”, realizzati a mano dai loro gioiellieri di fiducia. Ecco cosa ci ha detto la designer a riguardo: “Per i gioielli, mi sono affidata un po’ al concetto di esagerazione: troviamo infatti questi maxi pietre sia nelle collane che, spezzate, negli orecchini e nelle spille. In parallelo poi, ho riproposto il tema del gatto nella micro bag in Swarovski e ho esplorato sempre nei gioielli anche la serie degli extraterrestri”. Piccoli alieni impreziositi che donano un tocco “spaziale” ad ogni capo e che, quando illuminati dalla luce nel bel mezzo delle piroette eseguite dalle pattinatrici, sembrano prendere vita.
E ancora, inserti in piume che riprendono il colore della stampa sottostante e una selezione di tessuti che creano movimento, come denim, tulle, cotone e jersey.
Il messaggio che Vivetta vuole sottolineare con questa collezione, è rivolto al futuro: “Mi piaceva l’idea di ripercorrere la positività tipica degli anni ‘60, dovuta anche al fatto che l’uomo è andato sulla Luna”. E che, nello specifico per il brand, prevede il ritorno degli eventi di persona: “A febbraio vorrei tornare a sfilare in presenza, avrei voluto anche questa volta ma ho preferito poi realizzare una capsule. Come i miei ultimi progetti, anche questa collezione è un po’ più contenuta, ed è una scelta dovuta comunque alla situazione in cui ci troviamo”.
Un mood, una collezione, un intento che ci sottolinea ancora una volta il potere della moda: quello di riuscire a trasportarci altrove, sempre in modo diverso, facendoci battere forte il cuore. Sempre.
Photos by Luca Ortolani.
Thanks to Karla Otto.